Come al solito, durante il periodo delle vacanze, i prezzi carburante lievitano. È accaduto ancora una volta in occasione della Pasqua 2023.
Mentre i prezzi del carburante salgono fino all’incredibile cifra di 2,50 euro al litro in alcune aree autostradali, il settore si trova sotto crescenti tensioni.
La decisione dell’OPEC+ di ridurre la produzione di petrolio di un milione di unità al giorno da maggio ha contribuito al rialzo.
Restano però scettici gruppi di tutela dei consumatori come Assoutenti e Codacons, ritenendo sospetto che l’aumento coincida proprio con le festività pasquali.
Dal 5 aprile alle ore 8 l’Osservatorio Prezzi del Ministero dello Sviluppo Economico ha ricevuto le statistiche sui prezzi fornite dagli operatori e analizzate dalla Staffetta Quotidiana.
I prezzi della benzina self-service sono leggermente aumentati a 1.872 euro/litro (+7 millesimi) mentre i prezzi del gasolio sono saliti a 1.771 euro/litro (+2).
Le stazioni di servizio aziendali quotano 1.876 euro/litro per la benzina e 1.776 euro/litro per il gasolio. I benzinai a pompa bianca quotano 1.863 euro/litro per la benzina e 1.760 euro/litro per il gasolio.
Attualmente la benzina è venduta a 2.007 euro/litro (+6, aziende 2.050, pompe bianche 1.924), mentre il gasolio è quotato a 1.911 euro/litro (+2, aziende 1.956, pompe bianche 1.822).
Le tariffe medie per le stazioni di servizio autostradali sono: benzina self service a 1.937 euro/litro (servite 2.201) e gasolio self service a 1.852 euro/litro (servite 2.128).
Il Codacons, preposto al monitoraggio dell’andamento dei prezzi carburante, ha segnalato che in alcuni casi i prezzi stanno superando la media.
Questo non solo nelle isole minori dove è stata abbassata la soglia di prezzo di 2,1 euro al litro ma anche sulle autostrade.
Ad esempio, secondo gli ultimi dati del Ministero, lungo la A21 Torino-Piacenza le tariffe della benzina sono salite a 2.499 euro al litro in modalità servita. Identico il prezzo rilevato per il gasolio, sempre in modalità servita, sulla A12 Genova-Sestri.
Carlo Rienzi, presidente del Codacons, ha denunciato che quando gli italiani si spostano di più, i prezzi del carburante aumentano sempre.
La benzina costa il 6,5% in più rispetto alla Pasqua dell’anno scorso, il che si traduce in quasi sei euro in più per un pieno.
Questo aumento potrebbe portare a una spesa totale di 120 milioni di euro a carico dei vacanzieri che si recano a destinazione.