Posti di blocco, controlli a raffica per tutti gli italiani: multe fino a 7500 euro

Nell’ultimo periodo si sono intensificati i posti di blocco per il controllo di un’usanza illegale messa in pratica da alcuni automobilisti. Che cosa sta succedendo? Se commetti questa mossa rischi sanzioni pesantissime, fino a diverse migliaia di euro. Ecco tutto quello che devi sapere per non incorrere in alcun tipo di problema.

controlli e multe
controlli e multe- Motori.News

I posti di blocco sono dei normali controlli eseguiti dalle forze dell’ordine sulle strade urbane ed extraurbane. Essi non sono segnalati preventivamente, come avviene per gli autovelox. Gli agenti controllano che tutto vada bene e che il guidatore sia in possesso di tutti i documenti e i requisiti psicofisici per guidare l’auto.

A un posto di blocco chiunque è costretto a fermarsi dietro indicazione delle forze dell’ordine. Nella maggior parte dei casi, si tratta di normalissimi e brevi controlli per l’accertamento che ogni cosa sia in regola.

La richiesta di patente e libretto è la più classica delle richieste degli agenti, ma a volte il controllo può non fermarsi a questo. Se gli agenti hanno il dubbio che qualcos’altro non sia in regola, possono controllare anche altri aspetti. Uno di questi è legato alla benzina.

Infatti, essi hanno tutto il diritto di scovare i ‘furbetti’ del carburante. Ma di cosa stiamo parlando? Ecco tutto quello che c’è da sapere su una mossa assolutamente illegale, la quale può pesare moltissimo sulle finanze dei trasgressori. Vediamo tutti i dettagli nello specifico.

I controlli degli agenti di controllo sulla benzina: ecco che cosa non puoi fare!

L’aumento del prezzo della benzina e del diesel è uno dei tanti problemi del carovita nell’ultimo periodo. Lo scoppio della guerra in Ucraina e la conseguente tensione internazionale ha causato l’aumento dei prezzi in ogni settore, compresi quelli relativi al carburante.

Posti di blocco
Posto di blocco – Motori.News (Fonte: Google)

Il Governo da dicembre, inoltre, abbasserà di circa 12 centesimi lo sconto sulle accise attuato negli ultimi mesi. Un’ulteriore mazzata per milioni di italiani. Sono tante, quindi, le persone che provano alcuni espedienti per ridurre il costo del pieno di carburante. Ma questi metodi sono totalmente illegali. A cosa ci riferiamo?

Nell’ultimo periodo è tornato di moda l’argomento relativo all’inserimento dell’olio di semi o di colza nel serbatoio al posto del normale carburante. Innanzitutto, è bene anticipare come tale metodo alternativo possa essere fatto solo per i motori diesel e non per quelli a benzina. Ma funziona?

Olio di semi benzina
Olio di semi al posto della benzina: questa mossa è totalmente illegale. Rischi una sanzione pesantissima – Motori.News (Fonte: Google)

Molte persone ribadiscono come l’inserimento di questo elemento al posto del gasolio possa essere valido, a patto di vedere delle prestazioni minori della propria auto. Altri, invece, sostengono come l’olio di semi possa danneggiare seriamente il motore se inserito per un tempo prolungato e non sporadico. Infatti, tale olio non è sottoposto al naturale processo e trattamento chimico del gasolio. I residui, quindi, danneggerebbero il motore.

Ma questo – oltre a essere un metodo altamente pericoloso per il regolare funzionamento della tua auto – è anche un qualcosa di assolutamente proibito. Infatti, costituisce un reato per il mancato pagamento delle accise sui prodotti energetici.

Gli agenti potrebbero accorgersi – anche grazie a un odore del carburante sostanzialmente diverso rispetto alla norma – della truffa. E in tal caso, la sanzione può arrivare a somme davvero elevate.

Chi si sottrae al pagamento delle accise va contro l’articolo 40 del Decreto legislativo 504 del 26/10/1995. Si va nel penale e il rischio è quello di subire una pena da sei mesi e fino a tre anni di reclusione. Inoltre, il pagamento della multa non sarà mai inferiore ai 7 mila e 500 euro. Per quale motivo rischiare?

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