L’ultima gara del 2022 va ad Alex Rins con una Suzuki al ritiro. Il pilota spagnolo ancora si chiede il perché.
Il Gran Premio di Valencia è stato l’ultimo round di una intensa stagione MotoGP 2022. Ma s’è trattato anche del round conclusivo di Suzuki nel Motomondiale, la fine di una storia ricominciata a tempo pieno nel 2015. Dopo i test a Jerez però i capi della fabbrica in Giappone hanno preso tutti in contropiede annunciando la fine del periodo MotoGP con l’ultima gara dell’anno. Un’uscita di scena col miglior risultato possibile, visto che Alex Rins non ha avuto rivali in gara! Emozioni però amare, trattandosi appunto della fine di una bella storia… Una situazione che ancora solleva dubbi e perplessità.
Rins in lacrime prima del via
Un dominio assoluto dall’inizio alla fine. L’ottimo scatto al via, sempre in testa, fino alla grande festa finale. Alex Rins ha regalato un’ultima gioia a Suzuki, un trionfo finale prima di chiudere un periodo fondamentale. Lo spagnolo ha esordito in MotoGP col marchio di Hamamatsu e ha sempre vestito quei colori, fino appunto all’emozionante GP a Valencia. “In griglia stavo salutando i miei meccanici… E ho iniziato a piangere a dirotto” ha ammesso il #42. Ci è voluta poi tutta la sua forza di volontà per concentrarsi di nuovo e pensare alla gara. Il risultato però è stato davvero il migliore possibile, anche se appunto lascia l’amaro in bocca pensando che è stata la fine di un percorso. Già domani passerà alla nuova squadra, LCR Honda, per affrontare una sfida decisamente impegnativa. Ma lo farà col cuore pesante. “Sono emozionato per la nuova avventura, ma anche triste“ ha infatti ammesso Rins. “Sei anni con Suzuki… Ma non è una situazione che dipende da me.”
Suzuki, perché?
“Abbiamo dimostrato ancora una volta che con Suzuki possiamo vincere! Ma alla quarta gara hanno deciso di fermarsi…” C’è un po’ di imbarazzo per Alex Rins in conferenza stampa a causa di una domanda ben precisa: “Non credi che questa vittoria sottolinei come il ritiro sia ridicola ed irrazionale?” “L’hai detto tu, non io!” Rins prende poi la via diplomatica. “Ho dato sempre il massimo per Suzuki. A noi hanno detto che hanno altri piani per il futuro e devo rispettarlo. Non è semplice, siamo competitivi…” L’improvviso annuncio arrivato dopo i test a Jerez gli ha fatto molto male, e continua a fargliene. Sia lui che Joan Mir avevano già la penna in mano per rinnovare ancora col marchio di Hamamatsu. E invece s’è visto costretto a guardarsi attorno ed a firmare con un’altra squadra. Prima però vuole ancora qualcosa da Suzuki. “La mia moto!“ ha dichiarato Rins. Ma non una qualsiasi, l’ultima. “C’erano tutti i nomi dei meccanici, i messaggi dei fan… È stato emozionante.”