Pioggia di multe da 80€, bisogna stare attenti a non adottare un determinato comportamento sulla strada. Bisogna stare molto attenti.
Per evitare sanzioni è bene conoscere e mettere in pratica tutte le buone regole contenute nel Codice della Strada. Tuttavia, da Stato a Stato è possibile che cambino le regole codicistiche. Possono esserci interpretazioni diverse a seconda del Paese.
Quello di cui vogliamo parlare è un comportamento adottato dagli utenti delle due ruote, ovvero il “lane splitting”.
Si tratta di una consuetudine americana che consiste nel transitare in moto tra le auto incolonnate. Si tratta di una pratica molto diffusa negli Stati Uniti d’America, ma la disciplina codicistica italiana lo vieta. Il “lane splitting” è diventato persino oggetto di studio da parte dell’Università di Berkeley. L’Università americana ha stabilito che questa pratica di viaggiare in mezzo alle corsie è abbastanza sicura. Non è della stessa opinione il Legislatore italiano che ha vietato questa pratica.
Lane splitting: cos’è?
Il “lane splitting” è una pratica che consiste nel transitare in moto tra due auto incolonnate su una strada a più corsie per sorpassare un veicolo. Questa pratica consente al motociclista di evitare un ingorgo. La separazione della corsia renderà più difficile frenare ed evitare un incidente se un’altra macchina decide di cambiare improvvisamente corsia.
Ci sono diversi motivi per cui un motociclista decide di transitare in mezzo alla corsia. Ad esempio, se stai per arrivare in ritardo a un appuntamento e rimani bloccato nel traffico, il “lane splitting” si consentirà di arrivare a destinazione nel minore tempo possibile.
Lane Splitting: lo studio dell’Università di Berkeley
Uno studio condotto dall’Università di Berkeley ha messo in evidenza che questa pratica risulta relativamente sicura per il motociclista,
“se effettuata in una situazione di traffico che viaggia a velocità minori o uguali a 80 km/h e se il motociclista non supera quella degli altri veicoli di 24 km/h”.
Lo Stato dell’Utah negli USA ha approvato la Legge HB 149 che legalizza il passaggio in moto tra le auto incolonnate. Il limite di velocità consentito è di 70 chilometri orari.
Lane Splitting, in Italia è consentito?
Partendo da uno studio americano è stato messo in evidenza che su ottomila incidenti, in oltre 1100 casi le moto stavano viaggiando in mezzo alle corsie tra le auto incolonnate. Lo studio ha evidenziato che la maggior parte degli incidenti è avvenuto a velocità inferiore ai cinquanta chilometri orari con un tasso di decesso inferiore a 55 punti percentuali e con conseguenze più o meno gravi al motociclista: lesioni al collo, alla testa e infortuno alle gambe o al braccio.
In Italia la pratica del lane splitting è vietata, anche se nella realtà assistiamo a motociclisti che sorpassano facendo zig e zag tra le corsie. La disciplina codicistica italiana è molto chiara in merito e lo ribadisce all’articolo 143 del Codice della Strada, che recita quanto segue:
“Salvo diversa segnalazione, quando una carreggiata è a due o più corsie per senso di marcia, si deve percorrere la corsia più libera a destra; la corsia o le corsie di sinistra sono riservate al sorpasso”.
Cosa si rischia nel caso in cui si pratichi il “Lane Splitting”?
Nel caso cui si viaggi in mezzo alla corsia e si pratichi il lane splitting si rischia una multa da 80 a oltre 300 euro.