Le cinture di sicurezza sono uno dei sistemi di sicurezza più efficaci, ma al contempo anche sottovalutati. Occhio a cosa dice la legge.
Il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza è una delle infrazioni del Codice della Strada più diffuse. Sebbene con il passare del tempo ci si è abituati a questo sistema di sicurezza, specie per merito delle auto che “avvertono” quando non vengono indossate, si ha ancora la tendenza a non usarle perché ritenute scomode e poco pratiche.
Inizialmente, in Italia l‘obbligo di indossare le cinture di sicurezza, introdotto per la prima volta nel 1989, era riservato soltanto al conducente e al passeggero anteriore. In seguito, venne esteso a tutte le tipologie di vetture e anche ai passeggeri posteriori.
Un obbligo che è naturalmente regolamentato dal Codice della Strada e che, se infranto, può comportare sanzioni anche severe.
Cosa dice la legge sull’obbligo per le cinture di sicurezza
In particolare, è l’articolo 172 del Codice della Strada a regolamentare l’obbligo. Nello specifico, bisogna sempre indossare le cinture di sicurezza nei caso si guidino vetture di tipo:
- L6e, che identificano i ciclomotori a quattro ruote, quadricicli leggeri con massa a vuoto che non superi i 350 kg, dalla velocità massima di 45 km/h e una cilindrata non superiore ai 50 cm cubi o 4kW per i veicoli elettrici;
- M1, M2 e M3, le vetture con quattro ruote e posti e sedere destinati al trasporto delle persone;
- N1, N2 e N3, i veicoli con quattro ruote pensati per il trasporto delle cose
Un occhio di riguardo viene dedicato anche i bambini più piccoli, con altezza inferiore al metro e mezzo, che devono essere sistemati sul sedile con un sistema apposito (il classico “seggiolone” per intenderci) che sia adeguato al peso del piccolo.
I casi in cui non si è obbligati a usare le cinture di sicurezza e quali sono le multe
Come per ogni legge, anche in questo caso sono naturalmente previste delle eccezioni, che riguardano nel dettaglio:
- I componenti delle forze dell’ordine impegnati nel compiere il loro dovere durante un’emergenza
- Conducenti e addetti ai lavori dei veicoli di servizi antincendio e sanitario durante un’emergenza
- Conducenti dei veicoli adibiti alla raccolta e il trasporto dei rifiuti e mezzi speciali impegnati in attività di pulizia ambientale in centri abitati, zone industriali e artigianali
- Addetti ai lavori di servizi di vigilanza privati in servizio
- Istruttori di guida accompagnatori degli aspiranti candidati
- Le persone che sono affette da patologie particolari e/o condizioni fisiche per le quali l’uso delle cinture di sicurezza sarebbe sconveniente: la condizione deve essere certificata da documentazione medica
- Donne in stato di gravidanza munite di certificato emesso dal ginecologo curante
- Passeggeri dei veicoli di tipo M2 e M3 adibiti al trasporto passeggeri in piedi
- Componenti delle forze armate in servizio
Le sanzioni per la violazioni dell’obbligo sono, come detto, molto severe. La multa può partire da 83 euro ed arrivare fino a 332 euro: in caso di recidiva, si rischia la sospensione della patente da 15 a 60 giorni.
Chi circola con un sistema di cinture di sicurezza alterato per qualsiasi ragione dovrà pagare un’ammenda da 41 a 167 euro: chi mette in commercio dispositivi non omologati rischia una sanzione che può superare i 3000 euro.
Infine, c’è anche la decurtazione di ben 5 punti sulla patente, a meno che la violazione non sia commessa dal passeggero.