Alessio Salucci, braccio destro di Valentino Rossi, ricorda il primo incontro con Pecco Bagnaia fino al titolo mondiale.
Pecco Bagnaia ad un passo dalla conquista del titolo mondiale di MotoGP. L’ultima gara al Ricardo Tormo di Valencia del 6 novembre sarà decisiva per decretare il nome del nuovo campione, resta solo da portare a termine questa missione storica della Ducati. Il pilota torinese vanta 23 punti di vantaggio su Fabio Quartararo, per aggiudicarsi il trono iridato gli basta chiudere 14° o sperare che il francese non vinca.
Ci sarà anche il mentore Valentino Rossi che ha preso nelle sue grazie la stella sabauda nel 2013. A raccontare quel primo incontro avvenuto a Brno è Alessio Salucci, da sempre braccio destro del Dottore e oggi manager del team VR46 impegnato in MotoGP. “Ci incontrammo al camion Dainese dove Pecco era andato a portare la tuta“, ricorda Uccio in una intervista rilasciata a ‘La Gazzetta dello Sport’. “Mi colpì per la tristezza e non era la prima volta che lo vedevo così anche se non ci avevo mai parlato“.
Pecco Bagnaia vicino al bis mondiale
Fu l’inizio della sua ascesa dopo essersi fatto le ossa nel Cev e alle spalle una deludente stagione in Moto3 con il Team Italia, dove non era riuscito a incassare neppure un punto. Nel 2014 passa quindi al neonato team Sky VR46, con compagno di box, ancora una volta, Romano Fenati. Difficile per Pecco Bagnaia la convivenza con un carattere duro come Fenati, “mentre noi per colpa nostra non riuscimmo a valorizzare Pecco“, ha proseguito Alessio Salucci.
Saggia la decisione di spostarlo in Mahindra dove ottiene il primo podio nel Motomondiale. Nel 2016 le prime due vittorie e un 4° posto finale in classifica che lo proietta in Moto2, con lo SKY Racing Team VR46, alla guida di una Kalex. “Avevamo convinto Sky a trovare il budget per una seconda moto per Pecco: con 4 podi fu 5° finale e si prese il titolo di rookie of the year“.
Nel 2018 arriva il primo titolo mondiale, con in tasca già un contratto firmato per il passaggio in MotoGP con il team Ducati Pramac. “Ducati premeva per firmare prima della stagione, io non ero convinto, avevo paura che lo destabilizzasse“, ha ammesso il manager di Tavullia. Ma Pecco fu convincente: “So cosa faccio, nel 2019 passerò in Ducati, che è il mio sogno da bambino, però prometto che darò il 150% per vincere il Mondiale con voi. Ha mantenuto la promessa“.