Il vicecampione MotoGP Pecco Bagnaia prova a riportare serenità nel box Ducati dopo la brutta prestazione in Qatar.
Pecco Bagnaia deve mettersi subito alle spalle lo zero incassato nella prima gara di MotoGP a Doha. Non è tanto la caduta a pesare sul morale, quanto la mancanza di feeling con la Ducati GP22 che soffre ancora di problemi di gioventù. Dal test di Jerez del novembre 2021 al GP del Qatar la Rossa emiliana ha subito decisivi cambiamenti di elettronica, oltre alle novità aerodinamiche e alla nuova specifica di motore.
Il team di Borgo Panigale è arrivato al primo week-end di gara con una gara mole di lavoro da svolgere nelle prove libere di Losail, ma a Mandalika la musica dovrebbe cambiare. Pecco Bagnaia è partito con i favori del pronostico, ma si ritrova già a dover rincorrere i diretti avversari Fabio Quartararo e Marc Marquez. Dopo l’uscita di scena il pilota della VR46 Academy è stato piuttosto critico nei confronti dell’organizzazione ai box, tanto che il team manager Davide Tardozzi ha chiesto scusa. Più fredda la risposta del direttore generale Gigi Dall’Igna: “Quando sei un pilota factory è normale provare“.
Primo step è riportare l’atmosfera ai box ad un livello di serenità generale. “Non penso che la Ducati debba scusarsi con me. Siamo una squadra e lavoriamo tutti insieme nel box, quindi non hanno bisogno di scusarsi per nulla. Penso che questo week-end sarà tutta un’altra storia. Ho avuto il tempo di andare a casa a riposare, mi sono allenato molto sia al Mugello che al Ranch e ho trascorso del tempo con la mia ragazza, gli amici e il mio cagnolino“.
Ma le sue dichiarazioni nel post gara in Qatar hanno fatto accendere un allarme. In Indonesia non ci saranno grosse novità e l’attenzione sarà puntata soprattutto sul setting della Desmosedici GP22 in ottica domenicale. “Ero arrabbiato per molte cose, ero abbastanza nervoso e penso di aver inviato il messaggio sbagliato. Stavolta il mio compito sarà capire le condizioni, le gomme e regolare l’elettronica nel modo migliore. La priorità sarà sulle gomme perché hanno una carcassa molto rigida e l’asfalto sarà diverso da quello incontrato nei test“.
Bisognerà fare anche i conti con le alte temperature di Mandalika, che oggi hanno sfiorato i 44°C, raggiungendo i 65°C sull’asfalto. Michelin ha introdotto un nuovo pneumatico per fare fronte a queste condizioni climatiche estreme. La soluzione sarà compiere molti giri nelle libere al fine di scegliere la mescola migliore, sia per le qualifiche che per la gara. “Il mio compito sarà quello di fare più giri possibili con le gomme per fare la scelta migliore, sia per le qualifiche che per la gara“. L’altro dato di fatto è che la Ducati non sembra più la moto più veloce sui rettilinei… “Abbiamo bisogno di tempo per capire tutto – ha concluso Pecco Bagnaia -. In ogni caso non voglio più sentire dire che la nostra moto è la più veloce“.