Ducati factory sottotono nei primi due eventi del 2022. Pecco Bagnaia e Jack Miller devono cambiare subito marcia.
Due Gran Premi, un solo punto arrivato col 15° posto in Indonesia. Non esattamente la partenza che Ducati si attendeva da Pecco Bagnaia. Le aspettative sono molto chiare, la Rossa di Borgo Panigale rivuole il titolo piloti MotoGP arrivato solamente nel 2007 grazie al ‘Canguro mannaro’, il talento australiano Casey Stoner. È passato davvero tanto tempo da allora, le case giapponesi sono tornate ai vertice con i loro piloti e la casa romagnola non è più riuscita a ripetersi. Si guarda all’italiano della squadra factory per riprendersi questo trofeo, soprattutto basandosi sul finale di 2021… Invece, sia con lui che con Jack Miller, la partenza è stata fiacca, proprio come l’anno scorso. Ducati non vuole tornare al vertice troppo tardi, come successo nelle ultime stagioni. Ecco perché serve subito la svolta, il GP in Argentina può essere già determinante.
Rosse all’attacco, ma “quelle giuste”?
Finora la stagione MotoGP 2022 ci ha mostrato qualcosa di particolare. Meglio detto, che le Ducati ci sono, ma finora solo con i piloti dei team satellite. Ricordiamo l’attuale leadership iridata di Enea Bastianini grazie al trionfo nel primo GP. Un pilota dotato della GP21 e del team satellite Gresini Racing. In Indonesia poi ha brillato Johann Zarco, con quella GP22 che sta ancora facendo storcere il naso al duo della squadra factory e che lui invece ha portato sul podio. Un pilota al via con i colori di Pramac Racing, un altro team satellite. Quindi a quanto pare la moto c’è già, che sia la versione precedente o quella attuale. Ed i piloti? Pecco Bagnaia e Jack Miller devono già ripartire da zero, Borgo Panigale vuole le sue migliori pedine ai vertici della classifica e pronte a lottare per l’iride MotoGP. Invece l’erede di Stoner è solo 11° iridato con 13 punti, il pupillo di Valentino Rossi poi è l’ultimo dei piloti a punti, a quota 1. Già costretti ad inseguire…
Ducati mai vincenti in Argentina
Le Rosse non hanno mai fatto nulla di eccezionale a Termas de Río Hondo. A referto solo un paio di podi con Andrea Dovizioso, più una pole position con Jack Miller. Il ritorno per la settima edizione sarà l’occasione giusta per brillare? I vertici Ducati certo ci sperano. “L’inizio di stagione è stato faticoso, nonostante avessimo il potenziale da podio” ha ammesso Miller. Ma la grande soddisfazione a livello personale (ecco quale) sarà certo d’aiuto. “Il feeling con la D16 è di nuovo quello dell’anno scorso” ha aggiunto Bagnaia. Musica per le orecchie di Borgo Panigale. “Termas mi piace, voglio la svolta” ha concluso l’italiano.