Il direttore sportivo di Ducati Corse, Paolo Ciabatti, ripercorre l’iter di Pecco Bagnaia verso il suo primo titolo mondiale in classe MotoGP.
Dopo le prime dieci gare della stagione 2022 era quasi impossibile prevedere la vittoria mondiale di Pecco Bagnaia. Fabio Quartararo era leader di classifica con 91 punti di vantaggio sul pilota torinese della Ducati e sembrava avviarsi verso il suo secondo titolo in sella alla Yamaha. Invece a partire dal Gran Premio di Assen è iniziata una svolta, divenuta consapevole solo dopo la pausa estiva, quando Pecco ha raccolto 4 vittorie consecutive.
In verità Ducati non ha mai smesso di crederci, anche dopo la caduta del suo neo campione al Sachsenring. Il titolo MotoGP sembrava un sogno, una favola, ma che poteva ancora realizzarsi, perché era palpabile che la sfortuna si era accanita sulla Desmosedici GP del pilota della VR46 Academy, che la classifica era bugiarda. Il successo mondiale è stato anche conseguenza della debacle della Yamaha e di Quartararo nella seconda parte di campionato, incapace di difendersi sotto i colpi del binomio Bagnaia – Ducati.
Un trionfo frutto del grande lavoro svolto anche ai piani alti della Casa di Borgo Panigale, capace di schierare ben otto moto in griglia. E lungimiranti nell’aver puntato sul pilota di Chivasso ancora prima che diventasse campione Moto2 nel 2018. “Senza dubbio ora può andare molto veloce su qualsiasi pista – ha spiegato il d.s. Paolo Ciabatti -. Non possiamo considerare le prime gare, perché in quella fase la GP22 non era una moto da corsa perfetta“.
Fabio Quartararo ha saputo approfittare anche di una situazione ancora precaria del box Ducati, dove la GP22 ancora non aveva sistemato ogni dettaglio dopo la pausa invernale e la preseason. “Ma dal GP di Jerez (Pecco) è sempre stato davanti, ha sempre lottato per la vittoria. Certo, ci sono state le cadute a Le Mans, per esempio, al Sachsenring. A Barcellona è stato davvero sfortunato (atterrato da Nakagami alla partenza, ndr). Ecco perché eravamo a 66 punti da Fabio Quartararo prima del GP di Silverstone“.
Nella seconda parte del Mondiale MotoGP è stato impossibile fermare la valanga Bagnaia, autore di un solo errore a Motegi, quando a pochi giri dalla bandiera a scacchi ha cercato di superare Fabio Quartararo per limargli un punto iridato. A Phillip Island il tanto agognato sorpasso sul diretto rivale della Yamaha e la presa della leadership in classifica: “Sapevamo che Pecco è un pilota eccezionale. In estate sapevamo che se avessimo fatto bene il nostro lavoro sarebbe stato difficile vincere il titolo, ma tutto era ancora possibile… Si è comportato in modo eccellente – ha concluso Paolo Ciabatti -, sembrava perfetto su questa moto“.