Pecco Bagnaia, così non va: grave errore e zero pesante a Le Mans. Un’altra mazzata per le ambizioni di casa Ducati…
Era reduce da un GP perfetto realizzato a Jerez. Pecco Bagnaia partiva dalla pole, era stato grande protagonista per tutto il fine settimana. In gara lui ed Enea Bastianini erano fuggiti, la battaglia per la vittoria sarebbe stata una questione tutta Ducati, nonché totalmente italiana. Fino al colpo di scena che davvero non ci voleva per le sue ambizioni stagionali, un incidente nelle ultime curve del Circuito Bugatti che lo mette KO. Con il campione MotoGP Fabio Quartararo che ‘limita i danni’ con un 4° posto, è un altro zero pesantissimo. E 46 punti di ritardo iniziano ad essere tanti per un pilota che punta al Mondiale…
Stava andando tutto bene: dopo la pole da record, ecco un’ottima partenza sia per lui che per Jack Miller. Più Enea Bastianini capace di agganciarsi subito al duo. Alla fine i due italiani fanno la differenza su tutti gli inseguitori, Miller in primis. Un gran passo sia per ‘Pecco’ che per ‘Bestia’, in volo verso una doppietta tutta tricolore in terra francese. Gara in tandem senza troppo scossoni, con l’alfiere di casa Gresini che studia da vicino il suo rivale. Ultimi sette giri ed ecco che si decide per l’attacco a Bagnaia, che risponde prontamente. Prende vita un bel duello per la vittoria, purtroppo però troppo breve. Nel giro successivo Bagnaia finisce largo, ma il peggio arriva poco dopo. Una bruttissima scivolata tra le curve 13 e 14, un KO che non doveva esserci. Il #63 se ne torna al box a capo chino, un’altra ghiotta occasione buttata malamente.
Scontato dire che a Borgo Panigale, così come tra i tifosi, domande e dubbi ormai serpeggiano. Pecco Bagnaia ha un contratto fino al 2024, gli altri sette ragazzi Ducati invece si stanno ancora giocando il posto. Un rinnovo anticipato per puntare a quell’obiettivo che Ducati attende dal 2007. Eppure la classifica iridata ci dice che è il 4° ducatista. Davanti a lui ci sono sempre stati, e nettamente, Enea Bastianini in primis, pilota clienti con la GP21, poi Jack Miller, in bilico nel team factory, e Johann Zarco, altro pilota satellite. Un solo podio in 7 GP è davvero troppo poco per evitare che sorgano dubbi sulla sua effettiva capacità di lottare per il titolo…