Il rinnovo della patente è in teoria una pratica veloce da sbrigare: a volte però rischia di essere rifiutato, ecco in quali casi
Una volta ottenuta la patente di guida ogni 10 anni, fino ai 50 anni di età, bisogna procedere al rinnovo che consiste solitamente in una semplice visita medica e il completamento delle solite pratiche burocratiche. Dopo i 50 questo tempo di attesa si riduce a 5, fino a diventare di 2 anni soltanto nel momento in cui si compiono 80 anni.
Esistono delle situazioni in cui il rinnovo viene rifiutato? Ovviamente sì e ci riferiamo a quei casi in cui non si superi uno dei test e/o requisiti richiesti per procedere al rinnovo. Sì, tra i parametri di valutazione rientra anche la condotta che si è tenuta finora con la propria licenza di guida.
Il rinnovo della patente può essere rifiutato? Sì, ecco in quali casi
Partiamo dall’ovvio. Se sussistono condizioni mediche tali da compromettere la regolare guida di un mezzo di trasporto il rinnovo della patente è molto probabile che venga rifiutato. La stessa cosa succede, anche se per motivi diversi, nella situazione in cui il conducente sia recidivo in termini di abuso di alcol e droghe e non si trova ancora in una condizione stabile che possa autorizzare il rilascio della nuova patente.
Le patologie mediche che possono impedire il rinnovo della patente riguardano disturbi di genere neurologico o cardiaco. Tra queste rientra anche il superamento non riuscito della visita oculistica che avviene solitamente in sede di rinnovo: aggiungiamo anche, naturalmente, menomazioni fisiche o psichiche. Alcuni casi specifici richiedono invece la valutazione del medico curante per capire se il soggetto è ancora in grado di guidare senza arrecare pericolo a sé stesso e agli altri.
Volendo fare un esempio, parliamo delle persone che soffrono di quella che viene definita come sonnolenza cronica che può colpire l’utente anche durante il giorno e mentre lo svolgimento di normali attività quotidiane, come appunto la guida dell’auto. In caso di malattie psichiche, invece, la valutazione spetta ad una apposita commissione medica riunita presso gli uffici della Motorizzazione.
Tra le condizioni mediche per cui è necessaria un’apposita valutazione medica rientra anche il diabete mellito. Questa malattia cronica espone al rischio di cali glicemici improvvisi, che causano la perdita delle forze e il rischio di incoscienza. In questo caso, sarà il diabetologo, e una serie di accertamenti, a stabilire se il controllo glicemico è ben compensato e dunque non costituisce un rischio per la guida.
Infine, chiudiamo con malattie che riguardano più il cuore, come aritmia, angina e sincope. Anche qui è necessaria un’apposita valutazione del medico da svolgersi in fase di rinnovo. Nei casi più gravi il rilascio della nuova patente viene negato fino a quando non sopraggiungerà una condizione migliore che possa aprire lo spiraglio ad una ulteriore valutazione.