Per poter guidare tutti i mezzi motorizzati è indispensabile essere in possesso di regolare patente. Per il conseguimento di tale documento per la circolazione esistono delle regole ben precise da rispettare. Ogni persona, per esempio, non potrà prendere la patente di guida delle auto prima del compimento dei 18 anni d’età. I minorenni, quindi, in Italia non possono circolare in strada con le auto. Per conseguire tale documento sarà necessario superare alcuni test scritti e pratici. Ma quale novità c’è per i privatisti? Ecco tutto quello che devi sapere.
Conseguire la patente è il sogno di centinaia di migliaia di ragazzi. Compiere 18 anni per molti è sinonimo di poter prendere questo importante documento per poter guidare l’auto e circolare sulle strade pubbliche. Già dai 14 anni i ragazzi possono guidare lo scooter, ma l’auto è, per molti, il vero e proprio “traguardo finale”.
Sono in tanti, quindi, ad aspettare impazientemente questa data per poter iscriversi presso la propria autoscuola di fiducia della propria zona di residenza. Qui, si seguiranno tutte le lezioni teoriche per imparare a conoscere le regole del Codice della Strada da rispettare e tantissimi altri aspetti inerenti la parte motoristica e il funzionamento delle auto.
La patente di guida per le auto è detta anche Patente B. Durante i primi tre anni di possesso del documento, i neopatentati dovranno rispettare regole maggiormente stringenti rispetto a chiunque altro. Per esempio, i limiti di velocità da rispettare saranno inferiori rispetto alla norma. In autostrada, il limite generale è di 130 km/h, mentre i neopatentati non potranno spingersi oltre i 110 km/h.
Inoltre, per i neopatentati i punti tolti da questo documento per le infrazioni commesse saranno doppi rispetto alle altre categorie. Queste regole impongono, quindi, ai ragazzi di porre massima attenzione alla guida, a causa della minore esperienza rispetto agli altri automobilisti.
Ma quanto costa prendere la patente di guida? Oggi scopriremo quanto potrai risparmiare se deciderai di sostenere l’esame da privatista, senza seguire, quindi, le lezioni teoriche in sede. Ecco tutti i dettagli su questo argomento.
Patente presa da privatista: ecco gli incredibili vantaggi dal punto di vista economico
Come anticipato, per conseguire la patente sarà necessario superare due esami – quello teorico e, successivamente, quello pratico. Prendere questo documento, come ovvio che sia, avrà un costo. Ed esso, in alcuni casi, sarà anche molto importante. Mediamente, occorre investire circa 1.000 euro per poter arrivare a essere in possesso del “documento rosa”. Ma è possibile risparmiare?
La risposta è affermativa. Infatti, la legge del nostro Paese permette ai ragazzi di scegliere due modi diversi per poter conseguire questo documento. In tutti e due i casi sarà obbligatorio iscriversi presso una autoscuola. Nel primo caso, si potranno seguire le lezioni teoriche in sede, in modo tale che si possano chiarire in presenza tutti i dubbi. Seguire le lezioni live è, certamente, il modo migliore per apprendere in minor tempo tutte le regole stradali.
Ma oltre a questo tradizionale modo per conseguire la patente, ce n’è anche un altro. Infatti, la legge italiana consente ai ragazzi, o a chiunque decida in tarda età di prendere la patente, di poter sostenere gli esami con modalità da privatista.
In pratica, sarà possibile studiare da soli e affrontare gli esami quando si è pronti. Dopo la presentazione per la domanda del conseguimento della patente, ogni persona avrà 6 mesi di tempo per sostenere gli esami. Dopo il superamento della prova teorica a quiz, il candidato riceverà il foglio rosa. Esso è valido per un anno e, durante questo lasso di tempo, potrà esercitarsi in strada con un insegnante.
Ma quanto costa prendere la patente? Con il metodo tradizionale, come detto, il costo può anche superare i 1.000 euro. Invece, se decidi di prendere il documento come privatista, il costo della patente scende di oltre il 60%, arrivando a toccare quota 400 euro. Una vera e propria manna dal cielo per tantissimi ragazzi.
Con l’istruttore, tutti quanti dovranno sostenere minimo 6 guide, per una spesa totale di 240 euro. Poi, ci sono i costi relativi all’iscrizione alla autoscuola e all’esame, al certificato medico e ad altri aspetti burocratici. Il privatista, in pratica, non pagherà il costo delle lezioni teoriche in sede. Sono in tanti a prendere questa strada.