Chi parcheggia l’auto, dopo si aspetta di uscire dal parcheggio senza difficoltà. Cosa accade se l’uscita è totalmente bloccata?
Ostacolare i veicoli e parcheggiare un’auto in modo incivile da impedire il loro passaggio costituisce un reato di violenza privata.
Pertanto, non è sufficiente una semplice multa ai sensi del Codice della Strada (illecito amministrativo), ma è necessaria una vera e propria azione penale nei confronti di chi ostacola l’accesso a garage, cancelli, autorimesse, cortili, edifici, ecc.
Lo hanno stabilito due interessanti sentenze, una della Corte d’Appello di Palermo (che ha colto una tendenza ormai costante nella giurisprudenza) e l’altra della Corte di Cassazione in una decisione più recente.
Il reato di violenza privata, come definito nel Codice penale, punisce (tra le altre cose) chi costringe un’altra persona a sopportare il comportamento di un’altra persona contro la sua volontà. La pena è fino a 4 anni di reclusione.
Parcheggiare un veicolo in modo tale da impedire l’unico ingresso a un altro veicolo è un reato di violenza personale. Il blocco del passaggio, infatti, priva della libertà di decisione e di azione la persona offesa.
In casi come questi, chi ha subito l’ostruzione può chiamare la polizia, che può rimuovere l’ostacolo con l’aiuto di un carro attrezzi.
Il verbale da parte dell’agente di polizia intervenuto sarà un atto pubblico e una prova valida per il procedimento penale. Tuttavia, per avviare il procedimento è necessario che la parte offesa presenti una querela.
Pertanto, la vittima deve recarsi alla stazione dei carabinieri più vicina per denunciare quanto accaduto.
Le prove fotografiche, anche se scattate con uno smartphone, sono sempre utili per una prima ricostruzione degli eventi e per la successiva testimonianza in tribunale.
Le vittime possono richiedere un risarcimento provvisorio presentando un’azione civile nel procedimento penale.
Ulteriori danni (ma che devono essere provati nel dettaglio, ad esempio la perdita di opportunità di lavoro, la perdita di coincidenze ferroviarie o aeree) possono essere richiesti presentando un’azione civile di risarcimento.
Tra le tantissime clip che si possono guardare sui social media, ce n’è per certi versi divertente e che riguarda piò o meno quanto detto finora.
Un uomo si dirige verso la sua auto, che ha parcheggiato tra due altri veicoli proprio sul ciglio della strada. Ha poco spazio per uscire. Cosa fa?
Entrato in macchina, innesca una spettacolare derapata, ossia fa scivolare le ruote posteriori sull’asfalto mentre continuano a ruotare intorno all’asse anteriore. Il risultato? Riesce a uscire dal parcheggio con grande facilità, nonostante l’uscita bloccata.