Il ‘problema warm up’ di Rossi e Fellon, la bacchettata al suo ex pilota Suzuki, il rimprovero ai genitori. Paolo Simoncelli commenta il GP del Qatar.
Una bacchettata per i suoi ragazzi, per un suo ex pilota, ma ce n’è anche per i genitori dei piloti in generale. Come sempre Paolo Simoncelli non si risparmia nel commento successivo ad un Gran Premio, anzi ne ha per tutti. Con il suo solito stile chiaro e diretto, il boss di SIC58 Squadra Corse traccia il bilancio dell’inizio di stagione del suo team in Moto3. Tra le difficoltà di Riccardo Rossi e di Lorenzo Fellon, la sua line-up per questa nuova stagione mondiale, ma con un Tatsuki Suzuki a rovinare ancora di più la scena in gara. Da genitore poi si rivolge anche agli adulti, a chi mette troppa pressione ai propri ragazzi, spesso però esagerando e dando vita a scene ‘estreme’. Ma c’è anche tempo per fare i complimenti ai ragazzi MotoGP.
“Manca Fausto”
Il primo pensiero di Paolo Simoncelli va al team Gresini e ad Enea Bastianini, autori di una gara capolavoro sul tracciato qatariota di Losail. Con chiaramente una forte componente emotiva. “Vincono senza di lui. Manca Fausto con quel suo modo di ridere, di scherzare.” Sottolineando poi quanto fatto dal vincitore del GP, l’ex iridato Moto2. “Un pilota serio, di poche parole ed aggressivo quando serve”, come lo definisce Simoncelli. Per finire questo capitolo con la tripletta tutta tricolore. “Per tre volte l’inno di Mameli ha riecheggiato nel cielo del Qatar, nonostante tutto ciò che è stato detto in questi mesi sul motociclismo italiano.” In breve, che è moribondo, o molto vicino ad esserlo. Ma il tris per aprire la stagione infonde nuova speranza nelle nostre forze.
“Parlavo solo delle new entry…”
Si passa poi al commento vero e proprio del weekend. Come detto, ne ha per ben tre piloti, ovvero i due suoi attuali ed un ex a cui è sempre molto legato ma che non esita a rimproverare. Iniziamo dai primi: dopo la sfortuna di venerdì e sabato, ecco il ‘fattaccio’ della domenica mattina. “Né Lorenzo né Riccardo hanno ben chiaro il concetto di warm up.” Per un buon motivo. “Immaginatevi la mia faccia quando entrambi si sono stesi ad un’ora dalla gara!” Non la migliore delle premesse, considerando che già erano molto indietro tutt’e due in griglia. Ma in gara va anche peggio all’incolpevole Lorenzo Fellon. “Steso dal nostro amico Tatsuki, che ha commesso un errore al 3° giro” ha commentato Simoncelli. Aggiungendo poi che “L’anno scorso scrivevo che eravamo stati fortunati a non venire coinvolti nelle cadute, essendo i primi GP i rookie hanno voglia di dimostrare… Sbagliando avevo imputato la colpa solo alle new entry.”
Rischio esplosione
Infine, non risparmia parole di monito contro i genitori dei ragazzini aspiranti piloti professionisti, partendo da un esempio proprio in casa. Nientemeno che le difficoltà del suo Fellon. “Sta affrontando un momento difficile” scrive Simoncelli, sferrando poi l’affondo. “Capisco l’ansia dei genitori, ma l’eccesso non va mai bene. Sono stato babbo di un pilota anche io e forse sono stato ingombrante qualche volta.” Sottolineando in particolare che “Tra sostenere ed opprimere il filo è sottile.” Con il rischio di rovinare i propri ragazzi. “I genitori possono prenderli per mano ed accompagnarli alla vittoria, o farli esplodere. Come i fuori d’artificio, spettacolari, ma col rischio che si spengano metro dopo metro.”