Sarà lanciato nel 2022 il nuovo propulsore della famiglia Firefly da 1.5 litri turbo a 4 cilindri, che interesserà alcuni modelli Fiat, ma non solo. Il motore sarà montato con tutta probabilità sul restyling del crossover Fiat 500X e sulla Fiat Tipo. Ipotizziamo anche il suo impiego in alcuni modello Jeep e soprattutto Alfa Romeo.
Il motore da 1.5 litri andrà probabilmente a sostituire il 1.3 T4 Firefly, almeno nelle sue versioni a benzina. Questa inedità unità sarà infatti dotata di tecnologia micro ibrida con sistema a 48V. Sarà quindi lui l’artefice dell’elettrificazione, seppur leggera, di modelli come la 500X e la Tipo. La notizia è riportata da quanto detto dal sito Passione Auto Italiane.
Per il marchio Fiat sono attese due varianti di questo motore. Quella d’attacco da 130 CV, probabilmente dotata di sola trasmissione manuale a 6 rapporti, e quella più potente, da ben 160 CV, abbinata all’automatico DCT.
Il nuovo motore da 130 CV andrà probabilmente a sostituire il 1.0 T3 da 120 CV, mentre la versione da 160 CV prenderà il posto del 1.3 T4 da 150 CV. La Fiat Tipo con il benzina micro ibrido da 130 CV promette una velocità massima di circa 203-205 km/h e consumi paragonabili al 1.0 T3 da 100 CV. Difficilmente vedremo la media italiana anche nella versione da 160 Cv, a meno di un ripensamento in chiave Abarth.
La Fiat 500X, per la quale è atteso un secondo restyling nel 2022, probabilmente adotterà entrambe le versioni del propulsore.
NON SOLO FIAT
Per Alfa Romeo si ipotizza l’arrivo di altre due varianti del 1.5 Firefly, che probabilmente vedremo sulla nuova Tonale. Una da circa 190 CV, che sarà di possibile adozione anche sui modelli Jeep Renegade e Compass, ed una più performante da circa 215 CV, solo per la Tonale. Da capire se questa possa sostituire anche il 2.0 da 200 CV di Giulia e Stelvio.
Siamo in attesa di ulteriori conferme da parte di Stellantis. Alcune potrebbero arrivare già il prossimo 8 luglio quando saranno presentati alcuni degli sviluppi futuri del gruppo, specialmente per quanto riguarda piattaforme e strategia elettrica. L’Italia attende inoltre con impazienza la decisione sulla realizzazione di una giga-factory (stabilimento per la realizzazione delle batterie), proprio sul territorio nazionale.
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