Appena terminata la World premiere dove Ducati ha svelato al mondo il nuovo Monster, icona motociclistica del brand italiano che anche questa volta si evolve in una moto molto bella.
Ma non chiamatela Monster.
Molte caratteristiche si erano già viste nelle foto spia dei muletti e dai teaser dei giorni scorsi e già dalla presentazione si era capito che sarebbe stato un monster più snello, più leggero e più simile alla prima moto del 1993 con ispirazioni alla superbike top di gamma del proprio periodo storico. Insomma non più una “diavel accorciata”.
E così hanno fatto, il nuovo Monster rappresenta tutta l’essenza Ducati nella forma più compatta, essenziale e leggera possibile. Lo si intuisce già dal nome: Monster, null’altro. La ricetta è quella originale un motore sportivo, ma perfetto per l’uso stradale, abbinato a un telaio di derivazione Superbike.
Dal punto vi di vista estetico il nuovo Monster possiede gli elementi distintivi che caratterizzano questo modello: il serbatoio a “dorso di bisonte”, il faro circolare “incassato nelle spalle”, la coda pulita, il motore al centro della scena. Forme evolute in una direzione moderna, sportiva, elegante, sofisticata e tecnologica.
Forse si è evoluto troppo perché il serbatoio proiettato oltre le forcelle, la sella non in elemento unico ma separata tra pilota e passeggero fanno pensare a tutto ma sicuro non al Monster. Inoltre anche la proporzioni di volume tra il posteriore e l’anteriore con il primo decisamente più voluminoso rispetto alle vecchie generazioni non aiutano a renderlo immediamente riconoscibile come un Mosnter. Una nota di merito al proiettore, davvero ben fatto e futuristico senza snaturare la forma originale.
Le rivoluzioni non si fermano solo all’estetica, dal punto di vista tecnologico il dato che ci ha lasciato positivamente colpiti è la riduzione di peso di 18 kg, di cui circa 4 sulle masse sospese, il che vuol dire una moto molto agile e da fun-bike, con un taglio netto con la vecchia 821 votata alla stabilità e all’accoglienza per il passeggero. Inoltre la posizione di guida è cambiata con l’avvicinamento del manubrio di ben 7 cm alla seduta…. l’idea è quella di andar a fare concorrenza alla KTM Duke 890 con il rischio, a nostro parere, di avvicinarsi troppo alla Hypermotard.
Il nuovo Monster, definisce Ducati, è la naked sportiva per tutti. È la moto ideale con cui iniziare il proprio percorso di crescita con le due ruote, ma anche la perfetta compagna di tutti i giorni per il motociclista esperto. Questo perché è leggera, facile, maneggevole e veloce. In altre parole: una moto divertente. E hanno strutturato una piattaforma completamente personalizzabile sia nell’altezza che nella potenza, è una moto moderna, perfetta per i motocilisti più giovani. Per questo motivo è disponibile anche nella versione da 35 kW per essere guidato da chi ha la patente A2.
Il motore è una nuova unità Testastretta 11° da 937 cm3 raffreddato a liquido e omologato Euro 5, è un motore sportivo, ma allo stesso tempo perfetto per l’uso stradale. Il bicilindrico a V di 90° con distribuzione Desmodromica rispetto al precedente 821 cresce in cilindrata, potenza e coppia per offrire migliore guidabilità e cala nel peso (-2,4 kg) per contribuire alla leggerezza complessiva della moto. Ora eroga 111 CV a 9.250 giri con una coppia di 9,5 Nm a soli 6.500 giri.
Per questa versione del bicilindrico Testastretta è stata fatta grande attenzione nella definizione della curva di coppia, in particolare ai bassi regimi, i più utilizzati nelle strade tutte curve e in città. L’erogazione è sempre piena ma comunque facile da gestire, anche grazie al cambio rivisto per garantire innesti precisi e al Quick Shift Up&Down, montato di serie.
La frizione antisaltellamento che equipaggia il Monster lavora in bagno d’olio e grazie a un particolare sistema di asservimento riesce ad essere morbidissima da utilizzare. Grazie al nuovo comando idraulico è estremamente “leggera” da azionare (-20% di sforzo rispetto alla precedente) e perfetta nella modulazione dell’attacco per venire incontro a motociclisti di tutte le capacità.
Il risparmio di peso si è ottenuto In fase di progettazione grazie agli ingegneri Ducati che hanno lavorato con grande attenzione su ogni particolare. Il telaio è del tipo Front Frame in alluminio, proprio come sulla Panigale V4. Con un peso di soli 3 kg questo telaio è più leggero di 4,5 kg, (ben il 60% in meno) rispetto al precedente traliccio, offrendo inoltre dimensioni estremamente compatte.
Anche il forcellone è realizzato in alluminio. Fortemente scaricato, riprende lo schema lanciato con la nuova Multistrada V4 e vede calare il peso di 1,6 kg rispetto al precedente.I cerchi perdono 1,7 kg, il forcellone si alleggerisce di 1,6 kg, il telaietto posteriore – realizzato con la moderna tecnologia GFRP (Glass Fiber Reinforced Polymer) – cala di 1,9 kg. Questo attento lavoro di alleggerimento ha permesso di arrivare a un risparmio di peso di ben 18 kg rispetto al Monster 821. Aggiungiamo che l’utilizzo di un telaio in polimeri dovrebbe ridurre sensibilmente la trasmissione del calore al pilota.
Al comprarto sospensioni del nuovo Ducati Monster troviamo una forcella da 43 mm di diametro che assicura 130 mm di escursione alla ruota anteriore. Aggiungiamo noi non regolabile. L’ammortizzatore posteriore regolabile fa sì che la ruota posteriore abbia un’escursione particolarmente generosa: ben 140 mm. L’ammortizzatore lavora secondo lo schema cantilever fissato direttamente al forcellone e con molla a doppio K studiata per offrire la corretta progressione di intervento.
Ducati ha sviluppato insieme a Brembo un impianto specifico in cu all’anteriore troviamo pinze radiali monoblocco M4-32 agiscono su una coppia di dischi da 320 mm di diametro per mezzo di pastiglie sinterizzate che assicurano performance sportive su asciutto e bagnato. La nuova pompa radiale offre un feeling del comando superiore oltre che garantire una potenza frenante da riferimento nel segmento. Le leve di frizione e freno sono entrambe regolabili nella distanza dal manubrio. Al posteriore invece c’è un unico disco da 245 mm di diametro, su cui lavora una pinza Brembo dotata, come quella anteriore, di pastiglie con materiale di attrito sinterizzato per aumentarne l’efficacia.
Ci aspettavamo una versione S come per altre moto del gruppo con dotazioni ciclistiche più raffinate per gli utenti più smaliziati, invece presente solo la versione Plus che porta di serie cupolino e coprisella
Ovviamente Il comparto elettronico del Monster è ai vertici del segmento. La dotazione di serie comprende ABS Cornering, Traction Control, Wheelie Control, tutti regolabili su diversi livelli di intervento. Il carattere sportivo del nuovo Monster è sottolineato anche dal Launch Control che assicura partenze fulminee. Questa dotazione da moto top di gamma permette al Monster di esprimere in sicurezza le proprie performance.
I Riding Mode (sport, tourign ed urban) permettono di plasmare il carattere del Monster secondo i gusti e le necessità. Tutto è facilmente gestibile attraverso i comandi al manubrio e il cruscotto TFT a colori da 4,3” caratterizzato da una grafica racing che riprende quella della Panigale V4, con un grande contagiri al centro e, tra le altre, anche l’indicazione della marcia inserita. Altra chicca sono le frecce a led con funzione sweeping che all’anteriore sono integrate nelle “ali laterali”
Dicevamo moto per tutti ed n condizioni standard l’altezza da terra della sella è di 820 mm. Questo, unito ai fianchi stretti della moto, fa sì che il pilota possa mettere i piedi a terra in maniera molto agevole. È disponibile comunque, come accessorio, una sella per ridurre l’altezza da terra a 800mm e per chi lo desidera, è disponibile un kit di molle per le sospensioni, per abbassare tutto il veicolo: riducendo l’altezza sella a 775mm da terra. Il Monster ha un interasse compatto, di 1.474 mm (-6 mm rispetto al precedente), e per garantire la massima manovrabilità alle basse andature e le manovre da fermo è stato aumentato l’angolo di sterzata (ben 36°, +7° rispetto all’821).
Il manubrio, come già detto, è stato avvicinato al busto del pilota di per avere una posizione di guida più eretta: più comfort e più controllo. Anche la posizione dei piedi è stata modificata: le gambe ora sono meno rannicchiate, assumendo una posizione più comoda. Tutto questo si traduce in grande facilità di guida, anche nel traffico cittadino. Stonano le pedane in unica soluzione tra passeggero e pilota che rovinano la vista laterale che già di per sé non è molto accattivante.
Il nuovo Monster viene offerto a partire da € 11.290,00 un prezzo che a differenza della moto non è per tutti. Aspettiamo la possibilità di poterla provare per dare un giudizio dinamico sulla Moto, ma conoscendo Ducati su questo aspetto metterà tutti d’accordo.
Ducati Monster
- Colorazioni
- Rosso Ducati con ruote nere
- Aviator Grey con ruote rosse
- Dark Stealth con ruote nere
- Principali dotazioni di serie
- Motore Testastretta 11° da 937 cm3
- Omologazione Euro 5
- Potenza massima 111 CV a 9.250 giri/minuto
- Coppia massima 9,5 kgm a 6.500 giri/minuto
- Peso 166 kg a secco
- Telaio front frame in alluminio
- Telaietto posteriore in GFRP alleggerito
- Forcellone di alluminio
- Nuovo impianto luci Full LED con indicatori di direzione a tecnologia sweeping
- Strumentazione TFT a colori da 4,3 pollici con indicazione marcia inserita e livello benzina
- Riding Mode (3 configurazioni)
- ABS Cornering regolabile su 3 livelli con modalità only front,
- DTC e DWC regolabili su 8 livelli
- Launch Control
- Forcella a steli rovesciati da 43 mm di diametro
- Ammortizzatore regolabile
- Freni Brembo anteriori dischi da 320 mm con pinze M4.32 monoblocco pompa radiale e pastiglie realizzate in materiale sinterizzato
- Frizione idraulica con pompa radiale
- Altezza Sella 820 mm da terra, con sella ribassata opzionale 795 mm, con sella ribassata e kit sospensioni ribassate: 775 mm
- DQS up/down
Ducati Monster Plus
- Colorazioni
- Rosso Ducati con ruote nere
- Aviator Grey con ruote rosse
- Dark Stealth con ruote nere
- Principali dotazioni di serie come Monster ad eccezione di:
- Cupolino
- Cover sella passeggero
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