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Nuovo Corporate Communications Manager per BMW Italia

Marco Di Gregorio assumerà, il prossimo 1 aprile, la carica di Corporate Communications Manager di BMW Italia S.p.A all’interno della Direzione Relazioni Istituzionali e Comunicazione guidata da Roberto Olivi. Marco, 42 anni, entrò in BMW Italia nel 2003 dopo gli studi universitari in Economia e Gestione Aziendale all’Università Cattolica di Milano. In BMW ha ricoperto diversi ruoli nel settore Aftersales, occupandosi di business development, marketing, comunicazione e fidelizzazione dei Clienti per i brand BMW e MINI. Successivamente passò al marketing BMW, prima con focus sulle attività di marketing per il segmento luxury e poi come Product Manager per i servizi digitali ConnectedDrive e il pricing del brand tedesco. Una crescita di tutto rispetto che continuerà ad essere ricca di soddisfazioni e traguardi.


Con i suoi quattro marchi BMW, MINI, Rolls-Royce e BMW Motorrad, il BMW Group è il costruttore leader mondiale di auto e moto premium che fornisce anche servizi finanziari e di mobilità premium. Come azienda globale, gestisce 31 stabilimenti di produzione e montaggio in 14 paesi ed ha una rete di vendita globale in oltre 140 paesi.

Nel 2017, il BMW Group ha venduto oltre 2.463.500 vetture e più di 164.000 moto nel mondo. L’utile al lordo delle imposte nell’esercizio finanziario 2016 è stato di circa 9,67 miliardi di Euro con ricavi pari a circa 94,16 miliardi di euro. Al 31 dicembre 2016, il BMW Group poteva contare 124.729 dipendenti. Il successo del BMW Group si fonda da sempre su una visione sul lungo periodo e su un’azione responsabile. Perciò, come parte integrante della propria strategia, l’azienda ha istituito la sostenibilità ecologica e sociale in tutta la catena di valore, la responsabilità globale del prodotto e un chiaro impegno a preservare le risorse.

Come nasce il logo BMW?

Durante la prima guerra mondiale, l’industria meccanica tedesca era impegnata a migliorare la potenza e l’affidabilità dei nuovi aerei da caccia che, per la prima volta, rivestivano un importante ruolo bellico e non solo. Nel 1916 la Rapp Motorenwerke si fuse con un’altra azienda tedesca di Monaco costruttrice di motori d’aereo la Gustav Otto Flugmaschinenfabrik dell’ingegnere Gustav Otto; la nuova realtà produttiva nata dalla fusione divenne la Bayerische Flugzeugwerke.

Poco dopo la fusione, si procedette ad avviare la produzione del motore divenuto celebre come BMW IIIa. Allo scopo di sottolineare la svolta tecnologica e la crescita produttiva si decise di trasformare la ragione sociale dell’azienda che divenne Bayerische Motoren Werke GmbH. Il 21 luglio 1917 nacque quindi ufficialmente, a Monaco di Baviera, la Bayerische Motoren Werke GmbH; si decise anche di adottare un nuovo emblema aziendale, costituito dal campo circolare nero contenente la concentrica rappresentazione stilistica di un’elica d’aereo in movimento sovrastata dall’acronimo BMW, nei colori nazionali bavaresi bianco, azzurro e oro.

Antonio Marino