Con il caro benzina e gasolio si studiano nuove soluzioni per poter risparmiare: ecco il nuovo carburante HVOlution, senza petrolio.
Si tratta di un carburante diesel che non contiene petrolio: sembrerebbe una follia, ma è così ed è già realtà Questo nuovo carburante è già in vendita ed acquistabile prezzo una cinquantina di stazioni ENI. Entro la fine di marzo il nuovo carburante HVOlution sarà disponibile anche in altre 150 stazioni e pian piano sarà diffuso in modo capillare su tutto il territorio nazionale. Scopriamo la composizione chimica del nuovo carburante “HVOlution”.
Nuovo carburante HVOlution: è veramente senza petrolio?
Un carburante senza petrolio: sembra follia, ma è già realtà. Il nuovo carburante “HVOlution” è realizzato da materie prime rinnovabili. È costituito da olii di scarto dell’industria agroalimentare, si pensi ai grassi animali, agli olii di frittura e di cottura, agli oli vegetali estratti da colture e da residui dei prodotti di fitocosmesi. In altre parole, “HVOlution” è un gasolio bio 100% da fonti rinnovabili: la sigla HVO (Hydrotreated Vegetable Oil) è un acronimo che fa comprendere come tale prodotto sia costituito da olio vegetale idrogenato. In altre parole, questo carburante senza petrolio proviene da residui di lavorazione dell’industria agroalimentare.
Da chi viene prodotto questo carburante senza petrolio?
È il colosso ENI ad aver investito risorse per realizzare questo carburante senza petrolio composto al 100% da HVO puro: da qui carburante HVOlution.
L’investimento è stato realizzato con la trasformazione delle raffinerie veneziane in bioraffinerie. Oli vegetali, olii di frittura e tanti altri scarti non edibili possono essere trattati con la tecnologia Ecofining per realizzare un biocarburante green, senza petrolio, composto al 100% da HVO puro.
L’Olio Vegetale Idrotrattato è un diesel rinnovabile la cui materia prima è l’olio vegetale in grado di inquinare fino al 90% in meno rispetto al tradizionale gasolio. Si tratta di una vera e propria rivoluzione del settore degli idrocarburi. Il carburante “HVOlution” consente di contenere le emissioni di anidride carbonica nel settore dei trasporti. L’HVOlution ha il vantaggio di non contenere sostanze nocive e metalli pesanti.
Biocarburanti di prima e di seconda generazione: la differenza
I biocarburanti di prima generazione sono ottenuti dalle colture vegetali: oli, grassi vegetali, amido e zucchero. I biocarburanti di seconda generazione utilizzano la paglia, i residui forestali e la bagassa, prodotto di estrazione proveniente dalla lavorazione della canna da zucchero.
Ancora in fase sperimentale ci sono i biocarburanti di terza generazione, che utilizzano le biomasse acquatiche, tra cui le alghe. Al momento i biocarburanti di seconda generazione sono tra i più promettenti e quelli più vantaggiosi da punto di vista economico.
Carburante senza petrolio: quali sono le prospettive?
Dal punto di vista delle emissioni di gas serra, il carburante senza petrolio è efficiente e consente di ridurre la CO2. Al momento i costi di produzione sono ancora elevati, ma con la distribuzione capillare in tutte le stazioni ENI, sarà possibile ridurre i costi produttivi e raggiungere le economie di scala.