Il nuovo autovelox è praticamente tascabile, oltre ad essere potentissimo: ecco come funziona e a quanto ammontano le multe
Nel tentativo di dissuadere gli automobilisti dagli eccessi di velocità le forze dell’ordine si preparano ad essere dotate di un nuovo sistema autovelox che, oltre ad essere molto preciso ed efficace anche sulla lunga di distanza, sarà praticamente anche tascabile.
Questo dispositivo elettronico si chiama TruSpeed ed è stato presentato nel 2018. Oggi è entrato in fase di sperimentazione nei paesi della Manica e, se dovesse funzionare, non è escluso l’arrivo anche in Italia.
Il vantaggio principale, come detto, risiede nel fatto che si tratta di un device dalle ridotte dimensioni: tali che gli agenti delle forze delle Polizia potranno portarlo in tasca, velocizzando il posizionamento dei punti di controllo e facilitando anche il rilevamento di eventuali eccessi di velocità.
La polizia stradale francese ha spiegato che il suo funzionamento è davvero semplice. Può essere immediatamente utilizzato subito dopo averlo tirato fuori dal suo alloggiamento o, appunto, dalla tasca: si attiva e funziona come una sorta di binocolo capace di rilevare in tempo reale la velocità dei veicoli di passaggio.
Questo permetterà alle forze dell’ordine di lavorare con maggior flessibilità e di moltiplicare in maniera abbastanza rapida i punti di controllo presenti sulle strade. L’obiettivo, che ha sempre lo scopo primario educativo, è di sorprendere i più pericolosi per strada.
Il TruSpeed è del resto un dispositivo che, al di là delle sue piccole dimensioni, può catturare la velocità delle macchine fino a 300 chilometri orari ed è dotato di un zoom ottico 7x che consentirà al poliziotto in questione di “spiare” praticamente l’automobilista. Lo scopo è quello di rilevare eventuali altre infrazioni, come l’uso del telefono alla guida o altre azioni non permesse sul volante.
La portata di visione di TruSpeed arriva ad un massimo di 640 metri e permette di funzionare facilmente su entrambi i sensi di marcia, anche in caso di forte pioggia. Tuttavia, funziona soltanto in posizione statica, quindi non è possibile per gli agenti spostarsi e usare contemporaneamente il device.
Come detto, la fase di sperimentazione è partita presso la polizia francese ma, se dovesse avere successo, non è da escludere un debutto anche oltrealpe, dove questi dispositivi di controllo potrebbero presto diffondersi anche tra le forze dell’ordine nel nostro Paese.