Una nuova legge inasprisce le sanzioni per i ciclisti che guidano sotto l’effetto dell’alcol o usano il cellulare: ecco tutte le novità sulle multe e le pene detentive.
Un importante paese ha deciso di adottare una stretta significativa sulla circolazione dei ciclisti, puntando a una maggiore sicurezza sulle strade attraverso nuove sanzioni e pene detentive. La nuova legge, entrata in vigore di recente, prevede pene severe per chi usa il cellulare in bicicletta o si mette alla guida in stato di ebbrezza. Le autorità sono determinate a contrastare le infrazioni che vedono coinvolti i ciclisti, e per questo hanno deciso di raddoppiare le multe e aumentare le pene detentive, con l’obiettivo di ridurre drasticamente gli incidenti.
Stiamo parlando del Giappone: chi viene sorpreso a usare il cellulare mentre è in bicicletta rischia ora fino a sei mesi di carcere o una multa di 100.000 yen (circa 603 euro). Se l’uso improprio del cellulare causa un incidente, la pena si inasprisce ulteriormente, arrivando fino a un anno di detenzione o una sanzione di 300.000 yen (circa 1.811 euro). Prima di questa riforma, le multe per i ciclisti al cellulare si fermavano a 50.000 yen (circa 302 euro), secondo le regole stabilite dalle commissioni locali di pubblica sicurezza.
La nuova legge colpisce duramente anche chi guida una bicicletta in stato di ebbrezza. I ciclisti con un tasso alcolico di 0,15 milligrammi per litro di aria espirata rischiano fino a tre anni di carcere e una multa di 500.000 yen (circa 3.020 euro). Queste sanzioni rientrano in un approccio molto più severo, mirato a scoraggiare abitudini pericolose e ad aumentare la consapevolezza dei ciclisti riguardo ai rischi di un comportamento irresponsabile in strada.
Questa decisione non è nata casualmente: le autorità giapponesi hanno infatti osservato un aumento preoccupante degli incidenti legati all’uso del cellulare. Tra il 2013 e il 2017, 295 incidenti sono stati causati da ciclisti distratti dai loro telefoni. Negli ultimi cinque anni, però, il numero di questi incidenti è cresciuto di oltre il 50%, arrivando a 454 casi, secondo quanto riportato dall’Agenzia nazionale di polizia giapponese.
L’inasprimento delle regole si inserisce in un contesto di crescente preoccupazione per la sicurezza stradale in Giappone, dove sempre più spesso i ciclisti sono coinvolti in incidenti dovuti a distrazioni o a comportamenti scorretti. La nuova legge giapponese vuole sensibilizzare i cittadini e far comprendere che anche chi si sposta su due ruote deve rispettare precise regole, al pari degli automobilisti.
Il Giappone, noto per il rigore e il rispetto delle norme, dimostra ancora una volta la sua determinazione nel garantire la sicurezza pubblica attraverso sanzioni chiare e rigorose. Con queste nuove misure, il Paese spera di ridurre sensibilmente gli incidenti causati da comportamenti imprudenti e di rafforzare la cultura della sicurezza tra i ciclisti.