Nuovo motore, nuovo telaio ed una dotazione di serie più esclusiva, la prima della saga “dark side of Japan” si fa tutta nuova. Dopo i video teaser finalmente Yahama ha rilasciato gallery e specifiche tecniche della nuova naked che nel 2013 ha cambiato un po’ le regole del mercato e aperto un filone di successo. Parliamo della nuova Yamaha MT-09.
Negli il filone MT si è evoluto ma è rimasto sostanzialmente invariato rispetto modello iniziale e con questa evoluzione la filosofia non si è persa ma si è raffinata. Dei circa 250.000 pezzi venduti di tutta la gamma Yamaha MT oltre 100.000 sono proprio della MT-09 divisi equamente tra le due versioni. Nell’ultima evoluzione era stata introdotta anche la versione SP proprio per andare a colmare le lacune delle versioni base ed accontentare i piloti più esigenti. Invece con il modello 2021 abbiamo un livello di partenza con standard più elevati.
LE CARATTERISTICHE DELLA YAMAHA MT-09
Partiamo dal motore, il nuovo Crossplane tre cilindri che è stato completamente riprogettato, ottenendo un’unità più potente e leggera – il risparmio rispetto alla precedente unità è infatti di 700 grammi. La cilindrata sale a 889 cc grazie ad un aumento dell’alesaggio di 3 mm. A livello prestazionale, questo determina un aumento della potenza massima di 4 CV per un totale di 119 CV 10.000 giri. I benefici più importanti, vista la categoria della Yamaha MT-09, si hanno però a livello di coppia, con un valore massimo di 93 Nm espressa 1.400 giri più in basso rispetto al modello precedente, a 7000 giri.
Nuovo anche l’impianto di alimentazione, con gli iniettori che si spostano in avanti andando a dirigere il getto direttamente sul dorso dei funghi valvola, migliorando la nebulizzazione del carburante e ottenendo così una migliore efficienza della combustione, abbattendo i consumi fino al 9%. Cambia anche il sistema di controllo ride-by-wire YCC-T con un comando dotato di sensore montato direttamente sulla manopola come avviene sulla YZF-R1. Diverso anche l’andamento dell’aspirazione e uno scarico completamente nuovo e di 1,5 kg più leggero
La rivoluzione investe anche la ciclistica, rivisto sia il telaio Deltabox che il forcellone pressofusi in alluminio con tecnologia controlled filling. Il risparmio totale è di 2,3 kg aggiungendo anche l’alleggerimento del telaietto posteriore. Sono state riviste le rigidità laterale e torsionale del telaio, migliorando la stabilità senza compromettere feeling e agilità. Diverse anche le quote di sterzo, con il cannotto che si abbassa di 30 millimetri migliorando il feeeling con l’avantreno.
Il forcellone è montato diversamente con il perno all’interno e non più all’esterno del telaio. Nuovo anche il disegno che è lineare abbandonato il disegno “a banana” della precedente versione
Tutto nuovo anche il pacchetto sospensioni che prevede una forcella rovesciata KYB completamente regolabile con steli da 41 mm ed un nuovo mono ammortizzatore regolabile. I cerchi sono unità a 10 razze spin forged alleggeriti di 700 grammi rispetto alle unità precedenti, con grandi benefici in termini di inerzia giroscopica, calzanti pneumatici nelle misure 120/70 e 180/55.
L’impianto frenante conta su un’unità anteriore con pinza e pompa radiale Nissin con doppio disco da 298 mm e posteriore singolo disco. Tutto questo ha permesso alla nuova Yamaha MT-09 di fermare l’ago della bilancia a 189 kg, 4 in meno rispetto al modello attuale.
Rivista anche la trasmissione con rapporti più lunghi per prima e seconda per adeguarsi alla nuova erogazione del motore. Il cambio è stato completamente riprogettato per far funzionare un nuovo quickshifter che ora offre supporto sia in innesto che in scalata. Rivista anche la frizione servoassistita e antisaltellamento che presenta un carico più ridotto grazie a un inedito disegno delle camme.
Con l’arrivo della nuova piattaforma inerziale a sei assi derivata dall’unità introdotta sulla R1 2015 si aggiorna anche il sistema di assistenza elettronica, che consente l’implementazione di traction control (TCS) su tre livelli, slide control (SCS), controllo impennata (LIF) e l’ABS con gestione della frenata (BC) che limita i trasferimenti di carico e il sollevamento del retrotreno. Rimangono naturalmente le tre mappature dell’acceleratore denominate D-mode.
Abbandonato la parte tecnica veniamo al design, ancora più minimalista. La filosofia è chiamata da Yamaha “Coverless” e lascia a vista il più possibile la meccanica e le componenti funzionali. L’idea è di trasmettere sensazioni di potenza e coppia attraverso una marcata centralizzazione delle masse, accentuando la muscolosità della moto. Tutti gli elementi sono stati accentrati verso il motore dando risalto, anche grazie al nuovo colore del telaio, alle parti meccaniche
Faro, serbatoio, sella e scarico sono stati avvicinati il più possibile al motore. Il nuovo colore Crystal Graphite del telaio è stato scelto per evidenziare la qualità delle parti meccaniche. Come per tutte le MT anche qui il look del gruppo ottico anteriore non passa inosservato, può piacere o no, ma sicuro non sa già visto. In ogni caso anche per i due fari non si è lesinato essendo completamente a LED con la particolare forma a Y dell’unità posteriore.
Nuova anche la strumentazione ora con un pannello TFT da 3,5 pollici a colori, con contagiri a barra che cambia colore all’aumento e alla riduzione del regime di giri. Il display comprende, indicatore di marcia, temperatura dell’acqua e dell’aria, orologio e diverse altre informazioni.
La strumentazione si integra con l’app Yamaha My Ride, disponibile per iOS e Android, che consente di registrare i dati di ogni giro in moto, nonché di aggiungere le foto dei viaggi da condividere poi sui social media.
La nuova Yamaha MT-09 sarà disponibile in tre colori: Storm Fluo, Icon Blue e Tech Black. Le consegne ai concessionari Yamaha inizieranno a partire da marzo 2021.