Triumph già qualche tempo fa, nel 2019, aveva diffuso che gli sarebbe interessato sviluppare una moto elettrica, la Triumph Project TE–1. Dopo l’arrivo dell’Harley Davidson Livewire, la concorrente inglese non poteva essere da meno. Presentata con un video sui canali social, la Triumph mette alla luce un progetto a cui sta lavorando da due anni. La Triumph Project TE–1. L’elettrica che contiene la qualità delle aziende inglesi, così presentata al mondo intero.
IL PROGETTO
In questo progetto partecipa anche la Formula 1. Infatti è sviluppata in collaborazione con Williams Advanced Engineering, per il pacco batterie. Integral Powertrain Ltd, per il propulsore elettrico. Tutto insieme al WMG presso l’Università di Warwick e finanziata, inoltre, dall’Office for Zero Emission Vehicles.
“Il completamento della Fase 2, e i promettenti risultati raggiunti ad oggi, ci forniscono una interessante anticipazione delle reali potenzialità del veicolo elettrico e mostrano bene il talento e lo spirito innovativo di questa collaborazione tra diverse eccellenze britanniche. Senza dubbio, i risultati di questo progetto ci saranno molto utili per fissare e definire le aspettative dei nostri clienti verso la commercializzazione di un veicolo in grado di ridurre significativamente l’impatto ambientale della propria mobilità individuale” ha così dichiarato Nick Bloor, CEO di Triumph, sul nuovo progetto.
Nel video di presentazione vediamo la bozza del veicolo, come alcune parti del telaio, caratterizzato dal pacco batterie marchiato Williams e il motore elettrico sul banco di prova. Un design in stile Speed Triple, però senza una marmitta nel posteriore. Forse è questo dettaglio che i puristi “bulli” inglesi non accettano. L’elettrico può ancora fare per loro? L’Ace Cafè ci farà più parcheggiare davanti? Bob Dylan si sarebbe comunque comprato una Tiger seppur elettrica? Il punto principale punto per la casa di Hinckey è questo, se venderà.
IL MOTORE
“Uno dei fattori più influenti sulla maneggevolezza e sulle prestazioni di una motocicletta è la massa, quindi in Integral Powertrain ci siamo concentrati molto sul fare un cambiamento radicale nel design del motore e dell’inverter, rimuovendo ad esempio i cavi ad alta tensione pesanti. Ciò fornisce un prodotto che è significativamente più compatto e leggero di qualsiasi altra unità attualmente disponibile sul mercato”. Queste sono le parole, riguardanti il motore, di Andrew Cross chief technical officer presso Integral Powertrain Ltd.
Sappiamo che le prestazioni dell’elettrico non sono da meno. Il motore della Triumph Project TE–1 da 130 kW ovvero 180 CV circa, essendo elettrico, scarica maggiore coppia motrice sulla ruota posteriore così da far rabbrividire, anche le prestazioni delle sorelle a “scoppio”. Quindi sulla velocità non ci sono scuse, e grazie al lavoro di Andrew Cross, “aggiungiamo leggerezza” come diceva Colin Chapman.
Aspettando con ansia la risposta, inglese, dell’evolversi del mercato, possiamo solo immaginarci, immersi in un silenzio, come sarà guidarla.
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