La patente è fondamentale per guidare specifici mezzi motorizzati. Sono presenti vari tipi di patente di guida, ognuna delle quali potrà essere conseguita dopo il superamento di alcuni test teorici e pratici. Ma sai che da qualche tempo per guidare alcune moto non sarà più necessario sostenere l’esame? A cosa ci riferiamo? Ecco tutti i dettagli su questa vicenda che farà piacere a milioni di italiani.
Per guidare una moto, una macchina, un camion o altro è obbligatorio aver conseguito prima un apposito documento, vale a dire la relativa patente di guida. Per ottenere tale licenza, ogni persona ha l’obbligo di superare alcuni test, sia teorici che pratici. Ma sai che una riforma entrata in vigore nei mesi scorsi ha cambiato alcune regole? Ecco tutto quello che devi sapere in merito.
Un famoso detto sostiene che gli esami nella vita non finiscono mai. Ma in questo articolo vedremo come tale frase non sia riferibile a un particolare aspetto inerente la patente. Cosa intendiamo? Dal 15 agosto scorso, infatti, i motociclisti potranno condurre in strada alcune particolari moto senza aver sostenuto prima il normale esame pratico di guida.
Stiamo parlando, come ovvio che sia, della patente A. Essa consente di guidare in strada le moto. Le varie patenti per la guida per le moto si articolano in patente AM, A1, A2 e, infine, in patente A. Quest’ultima, detta anche A3, permette di guidare in strada qualsiasi moto. Quindi, non sarà necessario sottostare a specifici limiti in riferimento alla potenza e alla cilindrata.
Ma quali moto potranno essere guidate senza aver sostenuto un esame pratico di guida? Chi potrà evitare di sostenere l’esame? Ecco tutti i dettagli in merito a questa vicenda.
Patente A, ecco per quale motivo non devi più sostenere l’esame pratico di guida in alcuni casi specifici
La patente AM si può prendere a partire dai 14 anni di età e consente di guidare moto fino a 50 cc di cilindrata. La A1, invece, permette a chiunque abbia fatto 16 anni di guidare motocicli fino a 125 cc di cilindrata e con potenza massima di 11 kW. La patente A2 può essere presa solo da maggiorenni e consente di guidare moto di ogni cilindrata, ma con potenza non superiore ai 35 kW.
L’ultimo step della patente per moto è quella definita “patente A”. Essa, come detto prima, permette di portare qualsiasi motociclo. L’unico vincolo da rispettare è legato all’avere 24 anni d’età oppure essere in possesso della A2 da almeno 24 mesi dopo i 20 anni d’età.
Fino a poco tempo fa, chiunque volesse conseguire una patente di step superiore era obbligato a sostenere ogni volta l’esame pratico. Dal 15 agosto scorso, però, le regole sono cambiate. Chi è già in possesso di una valida patente A1 non sarà più obbligato a sostenere l’esame pratico di guida per l’ottenimento della patente A2. La stessa cosa vale per il passaggio dalla A2 alla patente A.
In passato, dunque, per guidare una moto di cilindrata e potenza superiori era obbligatorio sostenere uno specifico esame di guida su strada. Da agosto, invece, per garantirti questo importante e obbligatorio documento basterà seguire un apposito corso della durata di 7 ore presso una autoscuola da te scelta.
Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, dunque, ha scelto di snellire l’iter burocratico in merito agli esami pratici di guida delle moto per le cilindrate maggiori, in caso l’utente sia in possesso della patente A1. Moltissimi italiani saranno felici di tutto ciò.