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Prove su strada

Nuova Renault Captur ibrida plug-in E-Tech Intens, prova su strada

Arrivata alla fine del 2019 la seconda generazione della Renault Captur, già provata nella versione 1.3 TCe EDC da 130 CV, è diventata un’auto più grande e matura. Con il 2020 la gamma si è completata con la versione ibrida ricaricabile dotata di tecnologia E-Tech. Si tratta di uno dei pochi suv di segmento B disponibile in commercio con questa tecnologia che, ricordiamo, garantisce la possibilità di accedere agli eco incentivi statali. Motori.news ha testato la l’allestimento Intens. Ecco come si è comportata l’auto.

LINEA E DIMENSIONI

Esteticamente la versione ibrida plug-in della Renault Captur non differisce quasi per nulla rispetto alle altre motorizzazioni. Le uniche differenze stanno nella scritta posteriore E-Tech, nello stemma presente sui cerchi contornato di azzurro e soprattutto nel secondo sportellino, collocato nella parte destra, che nasconde la presa di ricarica della corrente. La nuova Renault Captur si presenta bene, l’abbiamo già detto. La linea è filante e contemporaneamente sportiva, resa ancor più muscolosa dai cerchi da 18 pollici (optional in questo allestimento, 270 €) e dai fari Full LED con firma luminosa C-Shape. Le proporzioni di questo crossover sono state ben progettate. In soli 423 cm di lunghezza c’è spazio a bordo per 5 persone, con un bagagliaio tra i migliori della categoria. La presenza delle batterie fa scendere la capienza di quest’ultimo a 379 litri, che diventano circa 490 facendo scorrere il divano posteriore di 16 cm. L’altezza minima da terra è di 17 cm, dato interessante, ma che non permette alla Renault Captur di poter essere impiegata su percorsi sterrati difficili. La massa dell’auto nella versione ibrida plug-in arriva a sfiorare i 1.650 kg per via del pacco batterie da 9,8 kWh. Diminuisce, anche se di poco, la capacità del serbatoio, che si ferma a 39 litri.

PRESTAZIONI E CONSUMI

La nuova Renault Captur è dotata di un sistema ibrido piuttosto complesso ed all’avanguardia che combina un 1.6 litri aspirato da 91 CV a due unità elettriche. La più potente è adibita alla trazione (68 CV e 205 Nm), mentre l’altra da 33 CV ha la funzione di generatore ad alto voltaggio (HSG). La potenza combinata tocca i 160 CV. Il pacco batterie, da 9,8 kWh, come già precisato, permette di avere un’autonomia in modalità a zero emissioni compresa tra i 50 ed i 60 km. In elettrico la velocità massima raggiungibile è di 135 km/h mentre in un uso combinato si può arrivare fino a 173 km/h, con scatto da 0 a 100 in 10,1 secondi. Le prestazioni sono più che soddisfacenti a patto che l’elettrico dia il suo contributo. Vista la massa dell’auto, quando a spingere rimane solo (o quasi) l’aspirato, la Captur si spegne un po’, specie in ripresa, ed i consumi salgono parecchio. Buona la tenuta di strada grazie anche all’abbassamento del baricentro dovuto alla presenza delle batterie. Piuttosto lunga invece la frenata con un impianto a dischi sulle quattro ruote, a volte in affanno. I consumi della Renaut Captur sono mediamente bassi, con una media di oltre 30 km/litro grazie all’ausilio della trazione elettrica. Queste percorrenze sono garantite su tragitti di 2-300 km. Per viaggi più lunghi i consumi salgono un po’. Interessante, specialmente nella guida cittadina, la modalità Brake Mode. Questo settaggio ottimizza la frenata rigenerativa massimizzando il recupero di energia.

COMFORT ED OPTIONAL

Il prezzo della Renault Captur ibrida plug-in in allestimento Intens è di 32.950 €. L’abitacolo risulta comodo e ben rifinito con plastiche che, in questa seconda generazione, sono nettamente migliorate in termini di qualità. Di serie sul crossover francese abbiamo il climatizzatore automatico, il cavo di ricarica Mode 2, la strumentazione digitale con schermo da 10 pollici, il sistema di infotaiment EASY LINK con schermo da 9,3″ e navigatore e la vernice bicolore. Poi ancora, senza sovrapprezzo, ci sono la telecamera posteriore con sensori parcheggio anteriori e posteriori, i profiili cromati e le luci Full LED. Con circa 3.000 e in più, l’auto in prova era dotata di cerchi da 18 pollici, caricatore wireless per telefoni, vetri oscurati, telecamera 360° e Blind Spot Warning. Per la sicurezza, la dotazione della Renault Captur prevede di serie il cruise control, il Distance Warning, il Lane Departure Warning, il Lane Keep Assist ed il Traffic Sign Recognition. Consigliamo per rendere completa l’auto di aggiungere il Cuise Control adattivo disponibile a soli 210 €. La dotazione è comunque di livello.

CONCLUSIONI

Per coloro i quali hanno intenzione di cambiare auto e possono usufruire degli eco incentivi, la Renault Captur è un’auto da prendere al volo. Linea modaiola, abitacolo ben rifinito e dotazione completa. L’auto è adatta a chi percorre parecchia strada, con buona parte dei tragitti in ambito urbano. Da fare attenzione se si vogliono effettuare lunghi viaggi in autostrada. A batterie scariche o comunque quando il contributo dei motori elettrici non è elevato, l’aspirato da 91 CV fatica un po’.

PREGI

Spazio in abbondanza, anche per i bagagli

Buon rapporto qualità prezzo

DIFETTI

Prestazioni non eccezionali a batteria scarica

Frenata migliorabile

Redazione Motori.news