La Lancia Beta Montecarlo è una sportiva della Casa torinese prodotta tra il 1975 ed il 1978, poi rivista e ribattezzata Lancia Montecarlo tra il 1979 ed il 1981.
L’auto di disegnata da Pininfarina. In totale sono stati quasi 7.800 gli esemplari prodotti. Le quotazioni ad oggi vanno dai 13.000 ai 25 mila euro. L’auto montava un motore a benzina da 2.0 litri capace di sviluppare ben 120 CV. Prestazioni elevate per l’epoca con scatto da 0 a 100 in 9,3 secondi e velocità massima che sfiorava i 200 km/h. La Lancia Beta Montecarlo presentava dimensioni contenute con soli 381 cm di lunghezza e massa attorno alla tonnellata.
Potrà rinascere un tale modello? Diciamo che ad oggi è improbabile rivedere su strada una coupé Lancia ad alte prestazioni. Si tratterebbe di un modello di nicchia che potrebbe fare ben poco in ottica di una ripresa delle vendite. Certo che una tale vettura a livello mediatico farebbe sicuramente notizia.
Il designer David Obendorfer ha interpretato l’auto come un crossover dalle linee moderne e con un forte rimando al look degli anni ’70-’80 del secolo scorso. Inseriamo di seguito il link al video YouTube da cui abbiamo preso le immagini.
VIDEO CONCEPT LANCIA BETA MONTECARLO
Dalle immagini notiamo una linea retrò per un crossover moderno, di taglia media (segmento C). Lunghezza di 454 cm, larghezza di 185 cm, altezza di 1,56 metri e passo pari a 2.68 metri.
La Lancia Beta Montecarlo come immaginata da Obendorfer potrebbe nascere subito come suv basato su pianale e motorizzazioni francesi. La piattaforma EMP2 potrebbe permettere di ospitare versioni ibride plug-in a trazione anteriore (180 e 225 CV) ed integrale (300 e 360 CV).
Queste ultime due prevederebbero un doppio motore elettrico con la seconda unità collocata sull’asse posteriore e con trazione integrale elettrica.
Purtroppo si tratta solamente di un render non ufficiale e non di un progetto in fase di definizione da parte di Stellantis. Certo una vettura del genere farebbe faville, unendo i tratti di un tempo alla tecnologia moderna.
Molti storcerebbero il naso per la mutazione da coupé a suv, ma si sa, questi sono i tempi e questo è il presente. Se veramente si vorrà vedere nuovamente una Lancia competitiva, bisognerà accettare dei compromessi.