Il ritorno di Fiat nel segmento delle auto sportive? Attualmente un’idea irrealizzabile, ma con il nuovo gruppo Stellantis mai dire mai. Quanti appassionati di vetture italiane vorrebbero veder rinascere l’indimenticata Fiat Coupè, vera sportiva di razza prodotta dal brand torinese tra il 1994 ed il 2000. Dal suo addio, nessun’altro modello sportivo di Casa Fiat ha più raggiunto tali potenze. Sia la Barchetta che l’utima 124 sono rimaste piuttosto distanti a livello di prestazioni dalla Coupè.
Tempo fa vi avevamo presentato un render di come era stata ripensata in chiave moderna la vettura italiana. I bozzetti erano stati prodotti dall’abile mano di Gaspare Conticelli. Ora spunta in rete un nuovo progetto che il designer Kleber Silva ha ripensato sul neonato prototipo di Nissan Z.
Le immagini di questo articolo sono state prese dal filmato pubblicato sul canale Youtube di Benedict Darius 7. Render di Kleber Silva:
https://www.behance.net/gallery/104397277/Fiat-Coupe-2023
Di seguito il link al video:
La Nissan Z appena presentata sottoforma di prototipo è una sportiva in stile restò che ricorda l’antenata Nissan 240 Z prodotta negli anni ’70. La rivisitazione in chiave moderna ha fatto nascere una vettura lunga solo 438 cm, con ben 400 CV erogati da un potente 3.0 litri V6 bi-turbo. La sportiva giapponese sarà rivelata nella sua veste ufficiale alla fine del 2022 con inizio delle vendite nel 2023. Purtroppo questo modello non sarà importato in Europa, lasciando un vbuco a listino del costruttore giapponese con l’addio alla 370 Z.
Ci penserà Fiat facendo rinascere la sua Fiat Coupè a rimpiazzare questo vuoto? La cosa è altamente improbabile. Però, soprattutto per ridare vita al marchio Abarth, costola sportiva di Fiat, una supercar del genere non sarebbe male.
In un’ipotetica colaborazione con Nissan, la nuova Fiat Coupè così come immaginata, con addirittura 400 CV, potrebbe toccare una velocità massima superiore aii 280 km/h con scatto da 0 a 100 in circa 4 secondi netti. Trazione posteriore e cambio manuale a 6 rapporti darebbero all’auto tutti gli attributi per poter unire sportività e piacere di guida.
Se effettivamente l’auto arrivasse sotto l’egida di Stellantis potremmo aspettarci un propulsore made in Italy sotto al cofano. magari il 2.0 litri dell’Alfa Romeo Giulia con 280 CV o addirittura la versione micro ibrida lanciata sulla Maserati Ghibli da 330 CV. L’auto rimarrà solo un sogno? Non ci resta che attendere gli sviluppi del piano industriale di Stellantis.