La Fiat Campagnola è stato il famoso fuoristrada italiano prodotto dal brand torinese tra gli anni 1951 e 1987. L’auto era lunga 3,78 metri, alta 194 cm e larga 1,6 metri, con un’altezza minima da terra di 27 cm. Il passo era di 2,3 metri. L’auto venne motorizzata nel tempo con unità a benzina ed a gasolio con potenze tra i 40 ed i 64 CV.
Oggi la vettura, a seconda delle versioni, ha degli interessanti prezzi sul mercato che si spingono sino ad oltre 20 mila euro per le versioni meglio conservate. Il fuoristrada italiano non ha più avuto una replica negli anni ’90 e 2000, ad eccezione dell‘Iveco Massif che, però, ha perso le caratteristiche di piccola 4×4 diventando un mezzo dalle proporzioni importanti.
Ad oggi il mercato dei piccoli fuoristrada rappresenta una nicchia piuttosto ridotta delle vendite. L’unico vero modello con tali caratteristiche rimasto a listino, immatricolabile, però, solo come autocarro, rimane la Suzuki Jimny (parliamo di auto da meno di 4 metri di lunghezza). Per il resto il mercato si è convertito ai crossover che hanno perso nel tempo le prerogative da off-road e di spartanità a vantaggio di optional e comfort alla guida.
Potrebbe tornare in vendita un piccolo fuoristrada italiano erede della Fiat Campagnola? Difficile a dirsi oggi, anzi l’ipotesi più probabile è che un mezzo con tali caratteristiche non verrà riproposto.
Ci è sembrato comunque doveroso mostrarvi in questo articolo il simpatico render del designer italiano Tommaso D’Amico. Proprio dal suo canale Youtube abbiamo preso le immagini dell’auto:
La Fiat Campagnola potrebbe ritornare entro la fine del decennio in corso. Basata su un pianale CMP, l’auto potrebbe essere proposta in versioni ibride plug-in o elettriche.
Per quanto riguarda l’ibrido ricaricabile, la nuova Fiat Campagnola potrebbe adottare un 1.2 litri PureTech aspirato da circa 80 CV abbinato ad unità elettrica da 40-50 CV sull’asse posteriore, con trazione 4×4. Batterie da 6-7 kWh potrebbero consentire 25-30 km di autonomia a zero emissioni. Differentemente l’elettrica potrebbe prevedere due piccoli motori da 70-80 CV ciascuno, uno per asse e 45-50 kWh di batterie per oltre 300 km di autonomia.
Dimensioni attorno ai 4 metri, 4 posti comodi e bagagliaio da 300 litri. Pura follia? Certo che sì, ma non si sa mai che Stellantis, nell’ottica di rilancio di Fiat, possa proporre una piccola 4×4 in ricordo dei tempi che furono.