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Auto

Novità Stellantis: prospettive e nuovi modelli in arrivo nel 2021-2022

Si concretizzerà il prossimo 16 gennaio la definitiva alleanza tra FCA e PSA che darà vita al mega gruppo automobilistico Stellantis. Un’azienda da 400 mila dipendenti nel mondo, quasi 9 milioni di vetture prodotte all’anno ed oltre 180 miliardi di euro di fatturato annui.

Come si legge direttamente sul sito di FCA Group, queste saranno le prossime tappe per la concretizzazione di Stellantis. “A seguito delle approvazioni assembleari odierne e dell’ottenimento delle ultime autorizzazioni normative nel corso del mese scorso, tra cui in particolare da parte della Commissione Europea e della Banca Centrale Europea, FCA
e Groupe PSA prevedono di perfezionare la fusione il 16 gennaio 2021. La negoziazione delle azioni ordinarie Stellantis avrà inizio lunedì 18 gennaio 2021 sul Mercato Telematico Azionario di Milano e su Euronext Paris e martedì 19 gennaio 2021 sul New York Stock Exchange
“.

La sede operativa di Stellantis sarà in Olanda. Le due cariche principali saranno occupate da Carlos Tavares (amministratore delegato) e da John Elkann (presidente). A detenere le quote principali del gruppo sarà la holding finanziaria Exor con il 14,4%. Poi avremo la famiglia Peugeot con il 7,2%, lo Stato francese con il 6,2% ed i cinesi di Dongfeng con il 5,6%.

Secondo quanto riportato dal sito Qui Finanza la famiglia Agnelli/Elkann porterà a casa una cifra davvero enorme dalla fusione. Exor incasserà infatti oltre 1,4 miliardi di euro. Gli Agnelli/Elkann detengono oltre il 50 % delle quote della holding finanziaria il che vuol dire che quasi 800 milioni di euro andranno a loro, con il 36 % di questi (quasi 290 milioni di €) direttamente nelle tasche di John, Lapo e Ginevra Elkann.

I PROBLEMI DELLA NUOVA ALLEANZA

Non solo opportunità. In Stellantis ci saranno diverse grane da risolvere. Nel maxi gruppo auto sono racchiusi ben 15 marchi, ciascuno dei quali (a quanto detto) dovrà trovare il proprio spazio. Ma le situazioni dei vari brand sono ben differenti. Alcuni nomi stanno vivendo una fase di crescita (Peugeot, Jeep), altri una di annunciata e già pianificata rinascita (Opel, Maserati). Ci sono poi, però, delle Case auto che non stanno attraversando una fase florida (Lancia, DS).

Inoltre c’è il nodo piattaforme e motori. Il motto di Stellantis sarà quello di condividere pianali e propulsori, per cui qualcosa si dovrà sacrificare. La piattaforma Giorgio, i motori Firefly, che fine faranno? Tutte domane alle quali solo il piano industriale, annunciato per l’estate, darà una risposta.

Vediamo ora cosa bolle in pentola per ciascuno dei 15 marchi (Abarth, Alfa Romeo, Chrysler, Dodge, Fiat, Fiat Professional, Jeep, Lancia, Ram, Maserati, Peugeot, Citroen, Ds Automobiles, Opel e Vauxhall) per i prossimi 2 anni.

ABARTH

Ci sono poche notizie per il brand dello Scorpione. L’unica novità certa dovrebbe essere la nuova 595 derivata direttamente dalla nuova Fiat 500. Staremo a vedere cosa Stellantis dovrà inventarsi per rilanciare un brand glorioso votato alla sportività

ALFA ROMEO

Nel 2021 sono attese due novità. prima il restyling di Giulia e Stelvio, poi il nuovo suv Tonale che dovrebbe debuttare tra settembre ed ottobre. Nel 2022 sarà presentato poi il terzo suv di Casa, costruito in Polonia, su piattaforma francese CMP. L’auto, con il nome di Brennero/Milano, avrà motori francesi a benzina ed una versione elettrica. Per gli anni successivi sapremo poi tra qualche mese cosa potrebbe succedere. Le idee ci sono, vedremo quale sarà il ruolo della Casa di Arese: sarà improntata alla sportività o al lusso?

CHRYSLER

Il marchio americano, stando alle ultime voci, potrebbe essere una delle pedine da sacrificare in Stellantis. Con una gamma poco articolata, composta da una berlina e da due minivan (auto appartenenti a segmenti in contrazione), il futuro è ancora molto fumoso.

DODGE

Tipico brand statunitense. I modelli ci sono, con l’unico difetto di essere auto dalle alte prestazioni e quindi ad alto impatto ambientale. Vedremo se nei prossimi anni la gamma di questo brand sarà resa più green grazie alla tecnologia ibrida o elettrica.

FIAT

In Casa Fiat ci sono tante novità in arrivo. Nei prossimi 2 anni sono attesi diverse novità specialmente nel redditizio segmento B (ben 3 novità). Arriverà la nuova Fiat 500 elettrica a 5 porte, lunga circa 4 metri e con possibile piattaforma francese. A ruota seguiranno l’erede della Fiat Punto ed il modello (elettrico) derivato dalla concept Centoventi che andrà a prendere il posto della Fiat Panda. Con una massiccia offensiva di Fiat nel segmento B si ritornerà a livelli elevati di vendite tali da garantire profitti e margini economici.

FIAT PROFESSIONAL

La gamma di veicoli commerciali di Fiat continuerà ad esistere. Grazie ad una stretta di rapporti progettuali e commerciali con Peugeot e Citroen prenderanno vita nei prossimi anni le nuove Cubo e Doblò ed i furgoni Scudo, Ducato e Talento. Nell’accordo potrebbe rientrare in extremis anche Toyota che abbandonerà i francesi per lo sviluppo della nuova Aygo, ma potrebbe continuare a produrre mezzi da lavoro con tecnologia d’oltralpe.

JEEP

In netta crescita specie in Europa, Jeep sarà caratterizzata da modelli direttamente prodotti per il mercato americano (Wrangler Rubicon 392) ed altri destinati al Vecchio Continente. Anello d’unione tra i due mondi sarà la nuova Jeep Grand Cherokee attesa entro al fine del 2021. Sempre entro la fine dell’anno appena iniziato arriverà la versione aggiornata della Compass. Per il 2022 potrebbe arrivare un inedito suv di piccole dimensioni che a listino si porrà al di sotto della Renegade.

RAM

Con una produzione di pick-up e truck, questo brand va a gonfie vele negli USA dove questo tipo di veicoli sta spopolando. Con oltre 700 mila unità vendute nel 2019 ed una potenzialità di salire oltre il milione, Ram continuerà su questa strada.

MASERATI

Dopo alcuni anni in cui la Casa del Tridente è stata davvero vicina alla fine, ora per Maserati ci sono ottime prospettive per il futuro. In Stellantis il marchio Maserati avrà il compito di lanciare modelli di fascia molto alta caratterizzati da lusso e da prezzi elevati. Nei prossimi anni i nuovi modelli saranno anche dotati di tecnologia elettrica. Prossimi arrivi tra 2021 e 2022 (dopo la MC 20) saranno il suv Grecale, seguito poi da Granturismo e Grancabrio nel 2022. Maserati sarà venduta in tutto il mondo come brand premium.

PEUGEOT

Uno dei cardini dell’alleanza PSA, Peugeot continuerà a sfornare modelli di successo. Tra il 2021 ed il 2022 vedremo certamente la nuova Peugeot 308 (sia berlina che wagon).

Dovrebbe arrivare poi l’inedito suv Peugeot 1008. La volontà di Stellantis sarebbe poi quella di far sbarcare la Casa del Leone nel mercato USA.

LANCIA

Non ci sono buone nuove in vista per la Casa torinese. Atteso a breve l’ennesimo restyling della Ypsilon, poi ci aspettano nuovi anni bui e di attesa. Non si parla più di una ripartenza grazie ad un suv di segmento B che doveva arrivare già nel 2022. Sarà inoltre ritardata la nuova generazione della Ypsilon. Poche idee e confuse con un marchio che non riesce avere la sua identità anche per il fatto che le vendite sono purtroppo vincolate alla sola Italia. Lancia è davvero a rischio.

CITROEN

In fase di rilancio Citroen può vantare già dei buoni numeri di vendite in Cina. Il marchio francese da sempre punta su modelli alternativi capaci di convincere molti acquirenti grazie ad un design fuori dagli schemi. Auto come la C4 Cactus, la nuova C4 e la futura C5 (in arrivo entro fine 2021) consolideranno l’immagine del brand in Europa.

DS

DS doveva diventare il brand premium di PSA in tutta Europa. La missione (per ora) è fallita, ma il lancio di più modelli nel segmento dei suv sta facendo ritrovare la quadra al marchio. Dopo l’arrivo della berlinona DS 9 ci attendiamo tra il 2021 ed il 2022 l’arrivo di un nuovo suv che si chiamerà DS 4 Crossback. Dovrebbero così pian piano decollare le vendite. Ricordiamo che in Stellantis c’è una quota azionaria del governo Francese che difficilmente farà andare “gambe all’aria” un marchio del proprio paese.

OPEL/VAUXHALL

Continua l’opera di risanamento del marchio tedesco entrato da alcuni anni nell’egida di PSA. Dopo la Mokka e la Crossland sarà la volta nel 2021 della nuova Opel Astra attesa al riscatto dopo i cali degli ultimi anni. Arriverà poi, indicativamente nel 2022, la nuova Insignia che potrebbe trasformarsi in un suv di grandi dimensioni. In ogni caso Opel sarà una pedina fondamentale per attaccare mercati molto legati alle vetture tedesche.

Giuliano Belfiore