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Novità Lancia: futuro di nuovo incerto con l’alleanza FCA-PSA

All’indomani dell’ufficialità dell’alleanza tra FCA e PSA di cui abbiamo parlato in diversi articoli, spuntano nuove ombre riguardanti il futuro del marchio Lancia. Nonostante le ottime prestazioni che la piccola Ypsilon sta compiendo sotto il punto di vista delle vendite, facciamo fatica a collocare la storica Casa torinese nello scacchiere FCA-PSA composto da molti marchi. Quale sarà il suo destino?

Peugeot gode di ottima salute e rappresenta un marchio simil Volkswagen, posto a mezza via tra le case d’auto generaliste ed i brand premium. Citroen ha puntato, soprattutto negli ultimi anni, sulle vetture alternative, dal design giovanile e con soluzioni d’avanguardia. Opel, infine, tra i brand di PSA è troppo potente per poter essere sacrificata. In FCA-PSA potrebbero pensare di rendere il marchio tedesco come il più appropriato per accaparrarsi quote di mercato nella fascia di vetture economiche soprattutto in Europa centro settentrionale, assegnando lo stesso compito a Fiat nell’Europa centro meridionale.

Alfa Romeo e Maserati saranno destinate ai segmenti premium con vetture dal segmento B in su. Jeep infine sembra intoccabile per via dei suoi suv che tanto successo stanno riscuotendo. Rimangono le due Cenerentole DS e Lancia. DS è sotto l’egida di Citroen ed è nata in Casa per diventare un brand premium. Il compito rimane tutt’ora difficile, ma il marchio è fortemente supportato dal governo francese. Più di una volta abbiamo visto in televisione il presidente francese Macron a bordo della DS7 Crossback, sua auto ufficiale di rappresentanza. In DS hanno già una gamma più ampia rispetto a Lancia (c’è gia la DS3 Crossback) ed in arrivo nel 2020 c’è anche l’ammiraglia DS8. Inoltre DS offre già la tecnologia elettrica.

Quindi il ruolo di ultima ruota del carro torna ad essere occupato da Lancia, che gode di un ottimo momento, ma solo in Italia e dovuto alla totale assenza di altre vetture di segmento B realizzate da costruttori italiani. Lancia inoltre è stata abbandonata come vettura di rappresentanza. Vi immaginereste mai il Premier Conte o il presidente Mattarella su una Ypsilon?

Lancia inoltre ha successo qui da noi perchè il suo passato è prestigioso. A conti fatti, però, la piccola Ypsilon ha quasi 9 anni sulle spalle e dal punto di vista tecnologico e della sicurezza ad oggi è un prodotto piuttosto vetusto.

Con l’alleanza FCA-PSA c’è il rischio che vengano date nuove risorse ad Alfa Romeo. In progetto c’è già il suv Bennero di segmento B. Così verrebbe tolta l’ultima linfa vitale a Lancia. Già perchè della sola Ypsilon e nella sola Italia non si può vivere, specie se ora le decisioni non vengono prese solo dai vertici di FCA, ma anche da quelli di PSA.

La nuova alleanza punterà allo sviluppo di modelli al passo con i tempi e redditizi. Chi non farà segnare buoni risultati verrà tagliato fuori. Quindi, a nostro parere (seppur molto modesto), c’è il concreto rischio che Lancia possa definitivamente fallire. O si deciderà fortemente di puntare su Lancia (che però dovrà sottrarre vendite e risorse a DS ed alle piccole vetture di Alfa Romeo) con più modelli e con vendite quanto meno in Europa, o lo storico marchio torinese, nato nel 1906, sarà destinato a diventare un ricordo. Speriamo che il restyling della Ypsilon previsto per il 2020 non sia l’ultimo sussulto della Casa.

Giuliano Belfiore