Qualche giorno fa abbiamo pubblicato uno speciale sui 15 brand che entreranno a far parte del gruppo Stellantis. Per alcuni di essi il futuro sarà roseo e ricco di molte novità, per altri Tavares & Co. dovranno scervellarsi per come poterli risollevare. Il caso più critico ad oggi appare quello di Lancia. Un brand glorioso, nato nel lontano 1906, che ha vissuto anni di gloria e che oggi potrebbe essere considerato la Cenerentola del gruppo.
A dir la verità Lancia è una Cenerentola di nome, ma non di fatto. Il 2020 è stato un anno di crisi per tutti, ma la Casa torinese ha saputo fare leggermente meglio rispetto alla media del mercato. Vendendo solo in Italia, Lancia ha commercializzato oltre 43 mila vetture (parliamo dell’unico modello, la Ypsilon), con una quota di mercato del 3,11 %.
Insomma la piccola ed instancabile compatta, che da sola si sta sobbarcando un passato di storia e di auto che hanno fatto un’epoca, non sta sfigurando. Ora, però, per evitare un futuro destinato al fallimento, è necessario un netto cambio di passo. Si potrà tirare ancora avanti per il 2021 e poco più con un restyling che arriverà a breve, poi però servono risposte.
L’attuale Lancia Ypsilon è in vendita ormai da 10 anni. Con il gruppo Stellantis si dovrà pensare a come sostituirla ed a come rilanciare questo brand. L’alternativa sarà quella di sacrificarlo per puntare su altro. Le risposte certe arriveranno entro la fine del 2021. Quale futuro ci aspettiamo oggi?
Per evitare un fallimento certo, la ricetta per rilanciare Lancia è quella di investire in nuovi modelli e riaprire le porte dei mercati esteri. L’atuale Ypsilon è stata concepita sul pianale della Fiat 500 nata nel 2007. Quale migliore scelta se non quella di proporre la nuova generazione sulla piattaforma utilizzata per la neonata Fiat 500 elettrica? Si potrebbe avere così una vettura più grande, lunga poco meno di 390 cm, full electric e con contenuti di pregio.
Inoltre il pianale della nuova 500 è adattabile anche alle motorizzazioni termiche. In questo modo si potrebbe proporre una nuova Ypsilon con una gamma articolata ed appetibile.
Altra ipotesi è quella di un rilancio sfruttando la piattaforma CMP di PSA. Anche in questo caso la prima auto a rinascere potrebbe essere la Ypsilon, seguita a ruota da un B-suv dall’aspetto elegante ed in grado di offrire più spazio a bordo. Motori a benzina PureTech per entrambi i modelli ed una versione totalmente elettrica completerebbero la gamma.
Solo con tali presupposti Lancia potrà rinascere. Continuare a vivacchiare con la sola attuale Ypsilon non può essere una scelta redditizia. Ora è il tempo di agire, di prendere di petto il problema. Lanciare uno o due nuovi modelli appetibili e poi pianificare ulteriori novità per il post è l’unica via per rinascere.