Kawasaki ha depositato il brevetto per un inedito motore a due tempi ibrido. Ispirato ai due tempi diesel navali è pensato come generatore per veicoli ibridi. La tecnologia, una volta messa in strada permetterà di poter ridurre in maniera considerevole i consumi.
Siamo sempre curiosi di analizzare le nuove frontiere dell’ingegneria motoristica e non ci è passata inosservata questa nuova applicazione del due tempi farcita di soluzioni interessanti rivolte a rendere eco-sostenibile una tipologia di motore fino ad oggi denigrato.
Come è risaputo il motore due tempi fornisce una potenza superiore a parità di cilindrata grazie a una fase per ogni giro di albero a differenza del quattro tempi che la fornisce ogni due. Inoltre dai disegni depositati scopriamo che il motore è un quattro cilindri con fasatura crossplane, quattro valvole per cilindro, distribuzione bialbero e compressore. Ma perché tutte queste peculiarità insieme?
Il motore è progettato per funzionare come generatore di una unità elettrica e quindi dovrà girare a un regime di massima efficienza. Quindi è ininfluente la limitazione del range creata dalla testata con valvole “fungo” al posto delle classiche luci di travaso e scarico. Mancando l’immissione dell’aria nei cilindri generata dl movimento del pistone la stessa viene “forzata” tramite il compressore volumetrico. Inoltre l’iniezione di carburante avviene nel momento in cui le valvole di carico e scarico sono chiuse aprendosi poi contemporaneamente per agevolare la fuoriuscita dei gas. Ovviamente i perni di biella sfalsati di 90° aiutano ad ottenere una fluidità di funzionamento.
Tutte queste soluzioni dovrebbero portare il rendimento termico, secondo stime piuttosto ottimistiche, superiore fino al 70% rispetto a quello di un comune 4 tempi. Rimanendo concreti già arrivare ad una efficienza superiore al 50% sarebbe un traguardo strabiliante. Questo vorrebbe dire, considerando l’intero ciclo di produzione, quasi eguagliare un motore elettrico. Si aprirebbero così nuovi scenari per la tecnologia motoristica mondiale, non solo per le due ruote.
Non ci resta che aspettare e scoprire se questo progetto rimarrà solo su carta o Kawasaki ci stupirà nuovamente, come con la serie H2, e presenterà qualche veicolo ibrido con questa soluzione. Continuate a seguirci su Motori.news.