Un ritorno in pompa magna per Fiat nei prossimi anni con diversi nuovi modelli a partire dal 2023? La cosa sembra prendere piede, anche se attendiamo conferme ufficiali da Stellantis.
Sembra probabile dapprima un ritorno in forze nel segmento B, tra 2023 e 2025 con un crossover anche elettrico fabbricato in Polonia e con la possibile erede della Fiat Punto.
Poi tra 2024 e 2026 ecco la nuova Panda, elettrica e su base concept Centoventi e l’erede della Fiat Tipo che dovrebbe arrivare sotto forma di suv. Da capire ancora il destino della famiglia 500, che potrebbe essere destinata a rimanere composta dalla sola piccola elettrica nelle configurazioni a 3, 4 porte e cabrio.
Successivamente, se le vendite daranno i loro frutti, Fiat potrebbe pensare di ritornare nel segmento D, con un suv elettrico di grandi dimensioni. La volontà potrebbe essere quella di riproporre un modello erede della Fiat Freemont e della monovolume Ulysse, con ampio spazio a bordo e versioni capaci di ospitare fino a 7 persone.
La volontà sarà quella di offrire una vettura dai contenuti importanti, dall’abitabilità eccellente, senza andare troppo in su con il prezzo.
Le immagini utilizzate nell’articolo ci sono state gentilmente concesse dal designer Mirko Del Prete. Di seguito il link al suo profilo Instagram
Il futuro suv di Fiat, Freemont o comunque sarà chiamato, potrebbe arrivare nel 2027-2028 ed essere pianificato sulla piattaforma STLA Medium. In quegli anni avremo un costo delle vetture a batteria che sarà comparabile con quelle dotate di motori endotermici oggi. Per cui tale auto potrebbe avere un listino che andrà dai 30-32 ai 45-47 mila euro a seconda delle versioni e dell’autonomia.
Si potrebbe trattare di un’auto lunga circa 470 cm, con batterie di taglia che andrà tra i 60 e gli 85-90 kWh. Percorrenze garantite tra i 420 ed i 650 km.
Ritornare in un segmento così affollato per il brand torinese non sarà facile. La Casa italiana dovrà sapersi imporre sui mercati europei per qualità costruttiva, design ed optional offerti a prezzi concorrenziali. Vedremo se Stellantis saprà rivalutare nei prossimi anni ogni suo singolo marchio, conferendo a ciascuno un proprio DNA.
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