A cavallo tra gli anni ’80 e ’90 del secolo scorso Fiat lanciò una delle vetture sportive di piccole dimensioni che più scalpore fecero in quell’epoca. Si tratta della Uno Turbo i.e., baby supercar capace di toccare e superare i 200 km/h. Un valore davvero importante per l’epoca, se pensiamo che la Fiat Uno Turbo era lunga solo 369 cm (solo 4 in più della Panda di oggi) nella seconda serie ed aveva una massa attorno ai 900 kg.
La piccola Fiat Uno Turbo oggi sta sempre più acquistando mercato (e valore). Esemplari in buono stato arrivano a costare tra i 10 ed i 13 mila euro. Il motore era un piccolo 1.3 litri da 105 CV iniziali, arrivato sino a 116 CV nell’ultima versione. L’auto era dotata di un cambio manuale a 5 rapporti e di trazione anteriore.
Potrà tornare a listino la Fiat Uno Turbo i.e.? In tanti la vorrebbero rivedere, per ora non è nei piani futuri di Fiat, ma non si sa mai. Con l’arrivo del gruppo Stellantis potrebbe cambiare qualcosa, ma lo sapremo dopo la metà del 2021 quando verrà svelato il piano industriale per i marchi del gruppo.
Le immagini riportate nell’articolo sono dei render realizzati dal designer Mario Piercarlo Marino che abbiamo preso da screenshot pubblicati sul video Youtube di Motorionline. Di seguito il link:
La futura Fiat Uno Turbo i.e. potrebbe essere un modello di nicchia con marchio Fiat nelle versioni “non cattive” ed Abarth per la variante Turbo. Progettata sulla piattaforma francese CMP sarebbe una vettura di segmento B, lunga attorno ai 4 metri.
Le motorizzazioni potrebbero essere quelle ad oggi viste sulla Peugeot 208 e sull’Opel Corsa, vale a dire i 1.2 PureTech a benzina e l’elettrico da 136 CV.
La versione Turbo, con marchio Abarth, potrebbe invece adottare un 1.6 PureTech da oltre 200 CV oppure venire proposta in variante a batteria, sempre con più di 200 CV. Ovviamente queste sono solo ipotesi, ma la certezza che Fiat tornerà nel segmento B è ormai assodata. Probabilmente la Casa torinese lo farà con una nuova generazione della Punto, ma non si sa mai. Di nomi storici e di successo il brand ne ha avuti molti negli anni. Rivalutarli sarebbe un’idea per riconquistare le quote di mercato perse nell’ultimo ventennio.