Durante la recente conferenza stampa di Luca De Meo è stato presentato il piano di sviluppo di Renault e dei brand consociati (Alpine, Dacia e Lada) sino al 2025. Si è espressa la forte volontà che con la “Renaulution” si punterà in maniera importante all’elettrificazione dei nuovi modelli e ad una forte espansione soprattutto nel segmento C.
Renault rimarrà lo “zoccolo duro” dell’alleanza e punterà a coprire i segmenti dall’A al D, con una gamma molto ampia di modelli. Per Alpine verrà ricavata una nicchia strategica di clientela che vuole vetture sportive, un po’ come Seat ha fatto con Cupra.
Dacia e Lada condivideranno le tecnologie per una crescita (Dacia) e per un rilancio (Lada) su mercati che probabilmente rimarranno differenti. L’annuncio della nuova Lada Niva, probabilmente attesa per il 2024, ha suscitato molto interesse nelle ultime settimane.
L’auto rinascerà tra 2-3 anni, sarà un modello totalmente innovativo, lontano dal fuoristrada inarrestable, ma molto spartano, che ancora oggi viene prodotto. La nuova Lada Niva sarà offerta con la trazione integrale e sarà un fuoristrada lungo attorno ai 4,5 metri.
Probabilmente per lei non ci sarà spazion nel nostro paese, per non dar fastidio al brand Dacia. Lada punterà maggiormente ai mercati asiatico e medio orientale. Le immagini della futura Lada Niva sono state prese dal filmato di Jazdy Próbne. Di seguito il link al video:
Come è stato detto in precedenza, il futuro di Dacia e Lada avrà molti punti di unione. De Meo ha precisato che i due brand condivideranno la solapiattaforma CMF-B. Stesso concetto è stato ribadito dal sito Quattroruote.
La domanda che sorge spontanea farci ora è: come verrà risolto il nodo della trazione integrale? L’attuale piattaforma CMF-B, non supporta la possibilità di vedere modelli con le quattro ruote motrici. Un bel dilemma dato che su questo pianale nasceranno molto probabilmente la nuova Dacia Lodgy (2021-2022) e le future Dacia Duster e Bigster. Sulla stessa base arriveranno inoltre la Lada Niva, indicativamente nel 2024, ed un secondo suv del brand russo, di segmento C, meno estremo della Niva.
Si tratta (Lodgy a parte, che dobbiamo capire ancora se effettivamente arriverà e se sarà un suv), di tutti quanti modelli che necessitano di essere lanciati con alcune (se non tutte) versioni a trazione integrale. In Renault dovranno dunque misurarsi con questa incognita e risolverla. Vi immaginate la Lada Niva disponibie solo con trazione anteriore?
La possibilità è quella di prevedere una trazione puramente elettrica che non necessita di albero di trasmissione e dei sistemi di ripartizione della coppia tra gli assi. Questo vedrebbe quindi la presenza di un propulsore elettrico nella parte posteriore che viene gestito automaticamente dall’elettronica ed offre coppia alle ruote dietro solo se impostato da chi guida o in situazioni di scarsa aderenza.
La seconda possibilità è quella di un aggiornamento (e leggero allongamento) della piattaforma CMF-B, in maniera tale da poter ospitare la meccanica per una trazione integrale “convenzionale”.
Se dobbiamo esprimere il nostro modesto parere, ad oggi la soluzione più economica e pratica ci sembra la prima. Staremo comunque a vedere cosa avverrà nei prossimi anni.