La casa britannica Norton alla svolta. Il futuro è lo sviluppo di moto elettriche.
Sono lontanissimi i tempi in cui Norton Motorcycles, rinomata casa motociclistica britannica, accumulava corone iridate nel Motomondiale. Non è mancato in seguito un lungo periodo travagliato ma, grazie all’acquisizione nel 2020 da parte di TVS, forse siamo alla vera e propria svolta. Ne aveva già parlato allora il CEO del marchio indiano, Sudarshan Venu, ora però c’è qualche progresso in più. La risalita infatti potrebbe passare proprio dall’elettrico, che sta prendendo sempre più piede in tutto il comparto motoristico, che si tratti di due o quattro ruote. In seguito agli investimenti stanziati dal Governo di Sua Maestà, via ad un progetto che dice tutto già nel nome: Zero Emission Norton.
Il Motomondiale che conosciamo oggi era nato davvero da pochi anni quando trionfavano anche i marchi britannici. Uno di questo è appunto Norton, che ha iniziato nel 1950 con il suo primissimo titolo costruttori. Nel 1951 la sua stella di casa Geoff Duke compie una grande impresa: è campione del mondo con la gloriosa casa di Wolverhampton sia in 350cc che in 500cc, portando anche i rispettivi titoli costruttori. Sempre Duke si ripete anche nel 1952, stavolta però solo in 350cc. Finito qui? Assolutamente no, visto che arrivano ben cinque mondiali nei sidecar, mitici tre ruote allora ammessi nel Motomondiale. Da 1949 al 1951 ci pensa Eric Oliver, una volta affiancato da Denis Jenkinson e per due volte con accanto l’italiano Lorenzo Dobelli. Nel 1952 ci pensano Cyril Smith e Bob Clements (più Les Nutt negli ultimi due GP), per finire nel 1953 di nuovo con Oliver, stavolta assieme a Stan Dibben.
La casa britannica, nata nel 1989 e chiusa nel 1992, è stata rilanciata nel 2008. Ma solo dal 2020, con l’acquisizione da parte di TVS, arrivano veri segnali di ripartenza. Un anno dopo, Norton viene coinvolto nel programma di sviluppo di moto elettriche. Lo scorso 17 giugno ecco l’atteso annuncio: è partito ufficialmente il Project Zero Emission Norton, con il supporto economico del governo britannico. “I prodotti elettrici offrono autonomia o prestazioni a causa di peso e dimensioni della batteria. Noi vogliamo eliminare questo compromesso, arrivando ad offrire entrambi.” Obiettivi anche di altri, come la modenese Energica (fornitore unico MotoE fino a fine 2022). Lo storico marchio del Regno Unito si sta appoggiando anche a partner come Delta Cosworth, HiSpeed Limited, Formaplex Technologies, per citarne alcuni. Senza scadenza, ma la curiosità è già alle stelle.