I Comuni italiani continuano a fare affidamento sulle sanzioni stradali come fonte di entrate sostanziale, con cifre che raggiungono livelli impressionanti.
Nei primi dieci mesi di quest’anno, il totale delle multe raccolte ha sfiorato i 1,3 miliardi di euro, e il trend non sembra destinato a rallentare. Secondo i dati dell’ultima indagine del Codacons, al 17 ottobre il totale incassato dai Comuni per violazioni del Codice della Strada ha toccato i 1.294.799.772 euro, una cifra che già si avvicina ai livelli record del 2023, anno in cui i proventi totali superarono i 1,5 miliardi di euro.
L’aumento progressivo degli incassi derivanti dalle multe non sembra destinato a fermarsi: il periodo natalizio, con l’incremento di traffico automobilistico, è infatti un momento cruciale per i controlli su strada. Gli enti locali stanno quindi consolidando le sanzioni come una vera e propria risorsa finanziaria. Nonostante questi ingenti incassi, il Codacons ha sottolineato come manchi ancora trasparenza su come le amministrazioni locali gestiscano i fondi raccolti dalle infrazioni stradali.
Milano e Lombardia in testa alla classifica delle multe
L’indagine del Codacons ha confermato come i maggiori incassi dalle sanzioni stradali siano generati nelle grandi città. Milano guida la classifica delle entrate con un totale di 128,7 milioni di euro solo nei primi dieci mesi del 2024, seguita da Roma con 88 milioni e Torino con 43,7 milioni. A livello regionale, è la Lombardia a primeggiare, con 348 milioni di euro incassati grazie alle multe. Dopo la Lombardia, il Lazio e l’Emilia Romagna completano la classifica rispettivamente con 130 milioni e 129 milioni.
Il contrasto con le piccole regioni è netto. Il Molise, ad esempio, registra il più basso incasso con appena 1,4 milioni di euro. Anche se le piccole città e i comuni con meno di 5.000 abitanti rappresentano una fetta più piccola del totale nazionale, il loro contributo non è insignificante: insieme, questi piccoli centri raggiungono i 72,7 milioni di euro in multe, cifra che sale a 93 milioni per i comuni tra i 5.000 e i 10.000 abitanti, e arriva a 410 milioni per le grandi città con oltre 250.000 residenti.
Quanto pagano in media i cittadini?
Dall’analisi emerge un dato interessante: l’importo medio delle multe varia considerevolmente da una regione all’altra. In Liguria, ad esempio, gli automobilisti si trovano a pagare un valore medio procapite di 40,1 euro per le infrazioni stradali, il valore più alto d’Italia. Seguono la Toscana e la Lombardia, rispettivamente con 34,9 euro e 32,3 euro a persona. All’estremità opposta della classifica, il Molise mostra un importo medio molto basso, di appena 4,9 euro per residente, seguito da Calabria e Sardegna, con una media di 8,9 euro a cittadino, e dalla Sicilia con 9 euro.
Multe come risorsa per le casse comunali
Per i Comuni italiani, le sanzioni stradali rappresentano una vera e propria risorsa. Con l’aumento della sorveglianza e l’utilizzo di dispositivi come autovelox e telecamere, le amministrazioni locali possono contare su un flusso costante di entrate, spesso destinato a coprire varie spese di bilancio. Tuttavia, resta la preoccupazione per il potenziale abuso di queste misure, che possono creare una sorta di “sistema” in cui gli automobilisti sono sottoposti a controlli sempre più serrati, spesso a scapito della reale sicurezza stradale.
L’incremento delle sanzioni potrebbe far riflettere molti automobilisti sull’importanza di una guida più prudente, spingendoli a rispettare il Codice della Strada per evitare di incorrere in multe sempre più elevate. Ma il Codacons e altri esperti sollevano un dubbio su come questi fondi vengano effettivamente utilizzati dai Comuni. La mancanza di trasparenza rimane un tema caldo, e i cittadini chiedono maggiore chiarezza su come vengono investiti i soldi delle multe, con la speranza che possano davvero contribuire a migliorare la sicurezza stradale e non solo a far cassa.
Quale futuro per le multe stradali?
Se il trend di incremento delle sanzioni dovesse proseguire, sarà interessante osservare l’impatto sulle abitudini di guida dei cittadini. Rispettare le regole diventa l’unico modo per evitare sanzioni sempre più salate, soprattutto per chi abita nelle regioni in cui i controlli e le multe sono all’ordine del giorno.