Dalla giornata di domani tutti gli automobilisti, motociclisti e possessori di qualsiasi veicolo dovranno fare ancora più attenzione. Infatti, sulla Gazzetta Ufficiale numero 12 del 16 gennaio 2018 è stato pubblicato il decreto del 18 dicembre 2017 denominato: “Disciplina delle procedure per la notificazione dei verbali di accertamento delle violazioni del codice della strada, tramite posta elettronica certificata”.
Tutto ciò ha un significato che, di certo, non farà piacere alla maggior parte degli italiani costretti, dal 1° febbraio, a ricevere attraverso la Posta Elettronica Certificata, la cosiddetta PEC, la multa che ovviamente dovrà essere pagata. Qualora l’automobilista dovesse ricevere la contravvenzione sulla sua PEC, leggerà la seguente dicitura “Atto amministrativo relativo ad una sanzione amministrativa prevista dal Codice della Strada” con annessa relazione di notifica e copia della multa.
Ma come funziona se lo stesso automobilista o motociclista nega di avere la PEC?
Il poliziotto, qualora dovesse beccare il soggetto che infrange il Codice della Strada, dovrà chiedere ugualmente la PEC allo stesso cittadino. Se quest’ultimo nega di possedere una casella di Posta Elettronica Certificata, non avrà scampo. Infatti, la centrale di Polizia (o gli uffici degli altri organi preposti al controllo) verificherà in tempo reale, attraverso la visione nei pubblici elenchi, l’esistenza della PEC.
In caso negativo, la contravvenzione arriverà a casa dell’automobilista, tramite metodo postale, con annessi costi di notifica.