Ricevere una multa non fa mai piacere a nessuno, ma la regola dei 90 giorni può salvarti: ecco in cosa consiste e come usarla a tuo vantaggio
Tornare a casa e trovare nella buchetta delle lettere il classico avviso di raccomandata che ci invita a recuperare un plico verde di cui faremmo volentieri a meno è quasi sempre associato alla presenza di una multa rilevata tramite un sistema automatico. Parliamo spesso di quelle sanzioni che avvengono per un eccesso di velocità sotto autovelox o per un accesso non autorizzato in una zona non controllata.
A quel punto scatta la solita trafila: una volta ritirata la busta all’ufficio postale abbiamo 5 giorni di tempo per pagare la sanzione con un importo scontato del 30%. Poi, bisogna mettersi in regola pagando l’ammenda per intero, ragion per la quale in molti saldano in fretta il dovuto per cercare di risparmiare qualcosa facendo magari poca attenzione ad ogni dettaglio.
Sì perché, appunto, il diavolo sta nei dettagli e proprio lì può nascondersi la piccola leva che ci permette di farla franca portandoci persino all’annullamento della multa. Può essere un errore nella compilazione del verbale da parte dell’operatore che se ne è occupato oppure, come succede molte volte, si è sforato il tempo limite di 90 giorni nella consegna della multa che è sufficiente per annullare tutto. In cosa consiste?
Annullare una multa con la regola dei 90 giorni: come funziona
Dicevamo che, una volta ricevuta la nostra multa, prima di pagare dobbiamo accertarci che la sanzione sia stata presa e inviata nei modi e nei tempi giusti. Il verbale deve recitare correttamente i motivi dell’infrazione, il modo in cui è avvenuta, il tempo e il luogo in cui è stata rilevata. Le multe per autovelox, ma non solo per questo motivo, sono associate ad una foto che mette in bella mostra la targa della nostra macchina catturata dalla telecamera di rilevamento.
Un altro dettaglio molto importante, e che è l’oggetto di questo articolo, riguarda invece il quando la notifica dell’ammenda è stata fatta. Da quel momento in avanti, la Pubblica Amministrazione ha 90 giorni di tempo per far recapitare l’avviso di notifica all’indirizzo di residenza o domicilio del proprietario del veicolo.
La questione è regolamentata dall’articolo 142 del Codice della Strada e, di recente, c’è stato un fatto che ha dato ragione ad un automobilista. Gli agenti che avevano comminato la multa avevano per errore considerato il tempo di partenza di 90 giorni non dal momento della notifica e del giorno in cui è stata commessa l’infrazione, ma da quando avevano dato un’occhiata alle immagini dei sistemi di rilevamento.
Inevitabilmente, il giudice non ha potuto far altro che considerare nulla quella multa, sollevando l’automobilista dal pagamento della stessa. Quindi, la prossima volta che ricevi un’ammenda assicurati che i tempi di consegna siano quelli previsti per legge.