Una novità del Codice della Strada rende obbligatorio la comunicazione dei dati del conducente in caso di multe. L’aggiornamento del Ministero dell’Interno è già attivo e vincolante.
Arriva direttamente dal Ministero dell’Interno l’aggiornamento di una norma risalente addirittura a 11 anni fa. Con una circolare diffusa lo scorso 31 ottobre viene reso noto che adesso, in caso di multe, è obbligatorio comunicare i dati personali del conducente, anche in caso di ricorso attivo.
Le disposizioni precedenti, che risalivano appunto al 2011, dichiaravano come non comunicare l’identità della persona alla guida del veicolo sanzionato fosse giustificato nel caso fossero arrivi ricorsi nei confronti di verbali che prevedessero la decurtazione dei punti sulla patente.
Alcuni orientamenti giurisprudenziali diffusi di recente hanno però fatto luce su alcune problematiche riscontrate dalle forze di polizia: i tempi necessari per adempiere alle indicazioni precedenti rischierebbero di andare fuori dalle tempistiche previste per la notificazione della contravvenzione. Da qui la decisione di operare il cambiamento.
Multe, da adesso il conducente va sempre indicato anche in caso di ricorso
Naturale quindi che andando fuori dai tempi previsti, le forze dell’ordine rischiavano di dover accettare l’annullamento del processo relativo alla multa.
Per questa ragione, adesso, se prendiamo delle contravvenzioni abbiamo l’obbligo di comunicare immediatamente tutti i dati relativi alla patente della persona che, al momento dell’infrazione, fosse alla guida del veicolo sanzionato.
Cosa succederà dunque ora? Anche se fossero attivi eventuali ricorsi, dobbiamo sempre rendere note le informazioni sulla patente nel caso sia prevista la decurtazione dei punti per l’infrazione commessa, ad esempio quando si supera eccessivamente il limite massimo di un autovelox.
La polizia si preoccuperà di comunicare alla Motorizzazione l’esito dell’eventuale ricorso, sia che sia a favore o a sfavore del sanzionato. Cosa succederà in caso di omissione di questi dati?
Le forze dell’ordine, recepita la circolare del Ministero dell’Interno, fanno sapere allora che nel caso per le multe ricevute sia prevista la comunicazione immediata dei dati della licenza di guida dell’automobilista, il mancato ottemperamento a tale obbligo comporterà un’ulteriore sanzione quantificabile fino a 300 euro.
Per quanto ricevere una multa a casa non faccia certamente piacere, da adesso siamo obbligati a fare ancora più attenzione quando andiamo ad esaminare i motivi che ci hanno portato alla contravvenzione e soprattutto cosa fare per pagarla regolarmente e rispettare la legge anche se decidessimo di far ricorso.
Questa volta non potremo più aspettare l’esito dell’eventuale appello prima di comunicare alla polizia i dati della nostra patente: dovremo farlo subito, altrimenti il rischio è che oltre al danno si aggiunga la beffa. Non solo saremmo costretti a pagare il dovuto per la multa ricevuta, ma anche per un’ulteriore ammenda che potrebbe arrivare, come abbiamo visto, fino a 300 euro. Meglio dunque evitare qualsiasi guaio.