Se una prescrizione può avere lo stesso effetto di un condono, può salvare i contribuenti dai pagamenti di multe o di cartelle.
Inizia a delinearsi la nuova sanatoria delle cartelle e le previsioni iniziali parlano di una specie di condono, ma la domanda che ci facciamo tutti è: “le cartelle per le multa si dovranno pagare?”.
La nuova rottamazione e sanatoria, la cancellazione delle cartelle, il condono e via così, sono un insieme di regole, strumenti e misure che insieme possiamo tradurli in Pace Fiscale. Questa è la prima bozza del governo Meloni in vista del decreto Fiscale 2022. Nei classici della legislazione di Bilancio, infatti, sembra che i governi siano pronti a introdurre un nuovo insieme di misure atte ad alleggerire i debiti dei cittadini.
Ciò renderà più facile per i contribuenti estinguere i propri debiti, consentire allo Stato di raccogliere più denaro e ridurre l’importo del debito riscosso dalle agenzie di riscossione. Ma nonostante le misure più favorevoli per i contribuenti sopra menzionati, esiste uno strumento permanenti che i contribuenti possono usare per evitare di pagare multe, bollette e cartelle. Questo strumento è la prescrizione.
Le multe vanno in prescrizione, come?
Non è una novità che vanno in prescrizione anche le multe stradali. Le multe per le violazioni del Codice della Strada scadono, così come le tasse, i tributi, le imposte e oneri vari. La prescrizione non è altro che la scadenza di un debito e per le sanzioni del Codice della Strada è anche più breve.
Molte persone confondono il termine dell’invio di una multa a casa con i termini di prescrizione, ma non è affatto così. Infatti gli organi accentratori, Carabinieri, Polizia Stradale, Vigili urbani, hanno un termine specifico per l’invio di multe che sono state effettuate in differita, come ad esempio per tutor o autovelox.
Se dopo 90 giorni, che è il periodo imposto, non arriva la multa a casa del contribuente, la multa non dovrà essere più obbligatoriamente pagata. Se invece arriva puntualmente a casa del contribuente e non viene pagata, si passerà alle ingiunzioni, cartelle e solleciti.
La scadenza delle cartelle esattoriali
Premesso che il termine per l’invio delle sanzioni ai contribuenti è diverso dal termine della prescrizione, bisogna sottolineare un’altra cosa. Le prescrizioni per le multe sono le stesse delle prescrizioni per le cartelle relative alle stesse multe.
Le multe per violazioni del codice stradale scadono dopo 5 anni. Un termine di prescrizione improrogabile che i contribuenti dovrebbero cominciare a determinare passati 60 giorni dalla data di recapito a casa del verbale.
Trascorso un po’ di tempo, quando le multe non saranno state pagate, il comune originario passerà il tutto all’Agenzia delle Entrate, concessionaria della riscossione come un tempo era Equitalia. Entro 2 anni dal trasferimento dei documenti di credito dal comune al concessionario, il concessionario deve inviare la pratica al contribuente. Se non lo fa, il credito scadrà, e non ci sarà più l’obbligo del pagamento.