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Multe, 12 mila solo in questa città: puoi contestarle se noti questi dettagli

12 mila multe sono state emesse soltanto in una città pugliese. Per fortuna, ci sono i margini per contestarle in determinate circostanze.

Città con maggior numero di multe – Motori.News

Lecce ha registrato un’impennata delle multe a gennaio, con 11.880 sanzioni emesse per oltre un milione di euro, un aumento consistente rispetto all’anno precedente.

Coloro che vengono catturati dalle telecamere devono essere vigili sulla data di notifica del rapporto.

Il nuovo anno è iniziato con un giro di vite contro i conducenti che non rispettavano le regole del traffico.

Vigili urbani, ausiliari e telecamere ZTL agli incroci cittadini, insieme alle pattuglie stradali, hanno contribuito alle pesanti multe.

Il rapporto periodico della Polizia Locale sulle sanzioni conferma il rialzo. L’anno precedente ha visto oltre 100.000 multe emesse e le prospettive per il 2023 non sembrano migliori.

Multe, automobilisti pugliesi ad alto rischio

Gli automobilisti in Puglia rischiano multe sempre più salate, soprattutto da parte di autovelox e photored dislocati sia nei centri urbani che sulle strade extraurbane.

Multe su parabrezza – Motori.news

Nel segnalare tali multe, prestare attenzione ai vizi formali nascosti dietro le notifiche che possono portare alla loro cancellazione.

Questo è diventato un evento comune nelle ultime settimane in tutti i comuni pugliesi, dai piccoli centri ai capoluoghi.

Un problema comune riguarda il limite di 90 giorni entro il quale i cittadini devono ricevere la comunicazione (raccomandata o PEC) perché sia ​​considerata legalmente valida.

Gli automobilisti possono contestare le notifiche ricevute a partire dal 91° giorno, come previsto dalla legge.

Cosa si intende per postalizzazione?

Muoversi nel processo di risoluzione delle infrazioni richiede cautela. Il conto alla rovescia dei 90 giorni non decorre dal giorno dell’infrazione, bensì dal giorno della postalizzazione, quando l’ente avvia la procedura per l’invio del verbale tramite l’ufficio postale.

È fondamentale non calcolare male la sequenza temporale partendo dalla data in cui il verbale è stato prodotto.

Il Ministero dell’Interno ha emesso una circolare che chiarisce questo aspetto ai sensi dell’articolo 201 del codice della strada.

Per evitare qualsiasi confusione, si consiglia di verificare la data di consegna del verbale presso l’ufficio di Polizia più vicino o sul portale di Poste Italiane.

Esempio: se l’infrazione risale al 15 marzo, il conteggio dei 90 giorni non partono da tale data. Se il processo di invio (o tramite PEC) del verbale inizia il 30 marzo, va conteggiato da tale data.

Se la sanzione viene consegnata dal 91° giorno, va annullata perché il termine è scaduto. Un’ultima nota: i giorni partono dal giorno successivo alla postalizzazione, che in questo caso è il 31 marzo.

Giusy Pirosa