Fabio Quartararo chiede, Yamaha promette e si muove. Innesto importante in squadra per lavorare sul punto debole della MotoGP.
Yamaha si sta muovendo per accontentare in tutto e per tutto il suo campione MotoGP. La casa di Iwata è riuscita nell’impresa di assicurarsi Fabio Quartararo per altri due anni, ma non basta. Il pilota francese ha chiesto garanzie, ora bisogna rispettare tutte le promesse fatte. Ma è stato proprio ‘El Diablo’ a confermare che la sua squadra ha iniziato già a muoversi per venire incontro alle sue richieste. Sono arrivati più ingegneri per lavorare sul motore, il punto debole della M1, ma ora è stato ingaggiato anche un pezzo da 90 dal passato in Formula 1, nonché recente ex collaboratore di un’altra casa MotoGP.
Dalla Ferrari con furore
Da La Gazzetta dello Sport arriva la notizia che si tratta nientemeno che di un perno del Cavallino Rampante. Prima negli anni ’90, poi dal 2009 al 2014, con un intermezzo in Toyota. Si tratta dell’ingegnere Luca Marmorini, professionista salito anche agli onori della cronaca per il suo ruolo nello sviluppo del motore Ferrari in quegli anni. Ma una volta chiuso il capitolo nelle quattro ruote, si apre quello nelle moto. Nel 2018 l’arrivo di Massimo Rivola in Aprilia è l’inizio anche del suo impegno con Noale, occupando un ruolo esterno. Il settore? Chiaramente sempre lo sviluppo del propulsore della RS-GP ed i risultati della sua collaborazione si sono visti anno dopo anno. Un insieme di dettagli che stanno portando Aprilia a lottare al vertice anche in MotoGP.
Yamaha raddoppia gli sforzi
Stiamo parlando quindi di un tassello particolarmente importante. Da tempo la YZR-M1 ha nella potenza del motore il suo punto debole. Lo dicevano anni fa anche tali Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, che con quella moto sono diventati più volte campioni del mondo. Discorso valido anche per Fabio Quartararo, ma sono tempi diversi, con processi di sviluppo e moto radicalmente differenti. Non ci può solo affidare all’indiscusso talento del pilota, la M1 deve cambiare e limitare enormemente quella pecca se vuole rimanere sempre al vertice della MotoGP. Quartararo sta facendo costantemente gli straordinari, ma appunto ha chiesto garanzie per un rinnovo tutt’altro che scontato. Yamaha ha promesso, serve lavorare per mantenere quanto discusso con il suo campione. L’unico già in grado di brillare in sella alla M1, ma anche il solo in grado di dettare la linea da seguire per i prossimi anni. E Yamaha deve seguirlo se non vuole perderlo.