Il team VR46 di Valentino Rossi pronto ad una svolta nel campionato MotoGP: fissata una data per il cambio di costruttore.
Il Mooney VR46 Racing Team vuole rispettare i termini di contratto con la Ducati, ma nel futuro sembra esserci la Yamaha.
Yamaha con due piloti nel Mondiale MotoGP
Yamaha correrà la stagione MotoGP 2023 con due moto in griglia, a fronte delle otto Ducati Desmosedici GP, con Aprilia, KTM e Honda che conteranno quattro prototipi ciascuna. Uno squilibrio che anche Dorna vuole ricomporre quanto prima e il team VR46 di Valentino Rossi sembra destinato a lasciare l’orbita di Borgo Panigale per legarsi alla Yamaha. Non è un mistero che il Dottore sia legato alla Casa giapponese da un lungo rapporto di collaborazione, non solo per la storia che li ha uniti nel Mondiale MotoGP, dagli anni d’oro alla fine della sua carriera leggendaria.
Nel 2021 il team di Tavullia, diretto da Alessio Salucci e Pablo Nieto, ha firmato con Ducati un contratto triennale dal 2022 al 2024. Il costruttore emiliano ha offerto il miglior pacchetto al prezzo più convincente, sbaragliando la concorrenza di Aprilia e con Yamaha all’epoca poco interessata, dal momento che poteva contare sulla collaborazione con l’allora Petronas SRT di Razlan Razali. Dopo il tira e molla con il manager malese la corda si è spezzata, RNF è passata con Aprilia e la Casa di Iwata è rimasta senza team cliente. Adesso il team diretto da Lin Jarvis deve correre ai ripari.
Il team di Valentino Rossi verso Yamaha
Non sembrano esserci più dubbi sul fatto che il Mooney VR46 Racing Team passerà con la Yamaha, dove riceverà trattamento ufficiale ad un prezzo più che conveniente. In Ducati si augurano che il contratto fino al termine della stagione 2024 venga rispettato. Paolo Ciabatti, d.s. Ducati Corse, si dice consapevole di una possibile conversione di Valentino Rossi alla Yamaha, ma chiarisce che “non accadrà fino al 2025“. Alessio Salucci ha riconfermato la linea del massimo rispetto contrattuale e si attende da Yamaha un pacchetto vincente per il futuro. Senza questa condizione sarà difficile pensare che VR46 possa lasciare la Casa emiliana.
Ducati sa che avere otto moto è un lusso che non potrà concedersi a lungo, ma ora che c’è nero su bianco sfrutterà fino in fondo ogni vantaggio. “Avere otto moto può essere troppo, però le altre Case devono essere in grado di offrire pacchetti altrettanto competitivi“, ha commentato Paolo Ciabatti a Sky Sport MotoGP. Luca Marini e Marco Bezzecchi stanno dimostrando una crescita esponenziale in sella alla Desmosedici GP e interrompere questo momento di magia non converrebbe a nessuno. Alla Yamaha non resta che aspettare e lavorare per allestire una moto vincente e convincente.