Il bilancio dei piloti italiani al termine del primo test MotoGP 2022 a Sepang. Inizia l’era post Valentino Rossi, Enea Bastianini da record.
Cala il sipario sulla prima uscita stagionale della classe MotoGP a Sepang. L’era post Valentino Rossi è iniziata bene per i colori italiani, con Enea Bastianini che piazza il best lap in 1’58″131. In sella ad una DucatiGP21 non ha dovuto focalizzare l’attenzione sulle novità dei tecnici di Borgo Panigale in termini di motore, aerodinamica e ciclistica.
Il pilota del team Gresini Racing ha continuato il lavoro sulla base già provata lo scorso novembre a Jerez. Nel day-1 non ha montato le gomme soft, ma ha piazzato un incoraggiante 4° crono che lo ha proiettato tra i migliori del marchio emiliano. Nella giornata di domenica ha puntato l’attenzione sul giro secco per migliorare in ottica qualifiche. Risultato ottimale e record ufficioso del circuito malese, l’obiettivo per il romagnolo sembra sin troppo chiaro: puntare al team Ducati factory per la stagione 2023: “Una bella soddisfazione per me e per la squadra, ci dà una bella carica. Sono solo dei test ma possiamo essere competitivi anche in gara“.
Bagnaia studia la nuova Ducati MotoGP
Pecco Bagnaia parte come favorito per il titolo MotoGP 2022 dopo l’incandescente finale di stagione 2021. Quattro vittorie nelle ultime sei gare, ma nel primo test Irta ha forse deluso le aspettative di chi lo avrebbe voluto vedere nella top-3. Nulla di preoccupante per il vicecampione del mondo: la Ducati GP22 è una moto nuova sotto molti aspetti, chiede tempo per essere capita e affinata. “Il motore è nuovo, la moto è nuova, ma l’elettronica è stata adattata alla moto dell’anno scorso. Abbiamo trovato la direzione e dobbiamo andare avanti“. In questo momento non serve l’assalto al tempo, c’è da capire il carattere del nuovo V4 e il prossimo test al Mandalika Circuit sarà rivelatore: la GP21 ha raggiunto il suo limite, la versione 2022 ha un potenziale che ancora deve venire a galla.
Finale in crescendo per il team Mooney VR46
11° crono per Luca Marini che ha pagato il tempo perso nella prima giornata di test MotoGP a Sepang. Sabato ha trascorso diverse ore ai box per capire come risolvere i problemi insieme al suo capotecnico David Munoz, ereditato da Valentino Rossi. Il pilota del team Mooney VR46 sfiora la top-10 con la Ducati GP22 e chiude a tre decimi dall’ex compagno di box Bastianini. Da questa stagione avrà a disposizione una moto factory, inevitabilmente ci sarà pressione sul fratello del campione. “Nel pomeriggio il programma prevedeva una simulazione di qualifica, ma la pioggia ci ha sorpresi. Comunque sono soddisfatto di aver poi potuto girare nel finale di giornata sul bagnato”.
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Marco Bezzecchi ha potuto usufruire dei tre giorni del test shakedown per familiarizzare con la Desmosedici GP21. Il rookie del team Mooney inizia con il piede giusto l’avventura in MotoGP, nonostante una innocua caduta nel day-2. Finale malese in crescendo per il ‘Bez’ che ha potuto effettuare i suoi primi giri in classe regina con gomme rain e risolto i problemi iniziali sull’avantreno. “Un tempo impressionante, costruito passo dopo passo dallo shakedown a oggi. Rispetto ai primi giorni, mi sento meglio sulla moto“. Per lui l’obiettivo stagionale è prendere confidenza con la moto e la categoria, provando magari a togliersi qualche bella soddisfazione in circostanze favorevoli.
Diggia ritorna in piena forma
Fabio Di Giannantonio non ha potuto sfruttare la tre giorni dello shakedown a causa di un problema gastrointestinale. Ha girato solo un giornata prima di questo week-end, il programma di lavoro è stato fortemente compromesso per il debuttante romano del team Gresini. Ritornato in pista con due chili in meno, ha migliorato il suo crono iniziale di ben due secondi, ma resta ancora molto da fare sul setting della GP21 e sulla familiarizzazione con le varie mescole Michelin. Il lato positivo è che ora ‘Diggia’ sta bene e arriverà in Indonesia con grinta e tanta voglia di fare: “La buona notizia è che siamo tornati in forma. Ci voleva perché sono stati giorni difficili“.
Dovizioso guarda a Quartararo
22° tempo per Andrea Dovizioso che ancora non è riuscito ad adattarsi alla Yamaha M1 ufficiale. Il punto di riferimento resta Fabio Quartararo, non resta che vagliare la sua telemetria e il suo stile di guida per accelerare i tempi e portare al limite il prototipo di Iwata: “Penso che al momento ci sia solo il modo di Fabio per guidare questa Yamaha. Lo ha dimostrato l’anno scorso, ma anche in questi due giorni di test. Se non usi la moto come lui, è molto difficile essere veloci“. Per l’ex Ducati sarà fondamentale cambiare stile di guida soprattutto in frenata e a centro curva.
Morbidelli ultimo fra gli italiani
Non è stato un test impressionante per Franco Morbidelli, reduce da una stagione MotoGP 2021 contrassegnata dall’infortunio al ginocchio sinistro. Le sue condizioni non sono ancora ottimali, ma è in via di totale guarigione. Il pilota italo-brasiliano del team Yamaha factory ancora non riesce a sfruttare il pieno potenziale delle gomme nuove, un problema che al momento interessa anche il campione e compagno di box Fabio Quartararo. Il pilota della VR46 Academy non ha tentato il time attack nel finale a causa delle condizioni bagnate della pista.