Honda alle prese con molti problemi di non facile soluzione: il commento di Stefan Bradl, collaudatore e sostituto di Marc Marquez.
Stefan Bradl riveste un ruolo centrale in casa Honda, soprattutto negli ultimi due anni, dopo l’infortunio di Marc Marquez nel luglio 2020 a Jerez. Non solo ha dovuto sostituire il campione di Cervera, ma ha dovuto portare avanti l’evoluzione della Honda RC213V. In assenza di Marc gli ingegneri hanno però perso un po’ la bussola e oggi nessuno dei quattro piloti del marchio riesce a puntare al podio.
Solo Pol Espargarò ci è riuscito a centrare la top-3, ma nella gara di esordio. Poi la squadra di Alberto Puig si è ritrovata con un prototipo nettamente un gradino più basso rispetto ai rivali, con problemi di feeling sull’avantreno e in certe occasioni anche di surriscaldamento della carena, come avvenuto al Sachsenring, dove il tedesco ha persino riportato un’ustione al piede destro.
L’evoluzione della Honda RC-V
Ma cosa sta succedendo in Casa Honda, un brand che fino al 2019 ha scritto la storia della MotoGP? Il vero nodo sta nel ritardo della risposta agli aggiornamenti tecnologici, ovvero la velocità di sviluppare e creare componenti in breve tempo. Serve un po’ più di spirito di intraprendenza e una maggiore coordinazione tra il gruppo giapponese e quello europeo. “Dobbiamo pensare a dove e come possiamo migliorare, anche in termini di comunicazione tra la squadra e i piloti“, ha spiegato Bradl a Speedweek.com.
Alberto Puig ha chiarito di voler risolvere i problemi, pur consapevole che servirà tempo. Trovare una soluzione non è facile, perché gli aggiornamenti del telaio prevedono anche modifiche al bilanciamento e in altre aree. “Non credo che al momento possiamo avere grandi aspettative“, ha aggiunto il collaudatore della Honda. “Per il momento dovremo solo controllare i danni e cercare di trarne il meglio“. Il primo step sarà migliorare sul giro secco, così da ottimizzare le qualifiche per provare a partire davanti.
Ma in questo momento c’è una certa difficoltà ad allestire un buon pacchetto: “In questo settore, restare fermi significa tornare indietro“. E per certi versi Stefan Bradl ha le mani legate in termini di evoluzione della RC-V: “Lo sviluppo viene fatto dagli ingegneri prima che io faccia dichiarazioni al riguardo. Oggi il compito degli ingegneri è diventato molto complesso, soprattutto per quanto riguarda tutti i dispositivi di partenza, di accelerazione e i vari sistemi elettronici, oltre a tutta l’aerodinamica“.