Sarà una notte di duro lavoro nel paddock della MotoGP a Termas de Rio Hondo. Il racconto surreale di Luca Marini.
Il venerdì di prove libere del Gran Premio di Argentina è stato annullato. L’aereo cargo rimasto impantanato per un problema tecnico in Kenya è volato verso Lagos, in Nigeria, per uno scalo ed ora si sta dirigendo verso il Brasile, dove atterrerà prima di fare scalo in Argentina. Le casse restanti per l’allestimento dei box e delle moto di alcune squadre arriveranno i prima serata sul circuito di Termas de Rio Hondo, teatro della terza tappa stagionale.
Nel pomeriggio di venerdì i tifosi potranno godersi un evento con i piloti, in attesa di poterli vedere in azione domani mattina (ora locale, 13:45 in Italia), quando la Moto3 prenderà il via con la prima sessione di prove libere. Sarà un sabato stressante e impegnativo per i piloti, che a Rio Hondo non girano dal 2019 a causa della pandemia di Covid-19. Un’autentica corsa contro il tempo per adattare le moto alle gomme Michelin, sia in vista delle qualifiche che della gara domenicale, con l’asfalto che risulta sporco e richiede di essere gommato prima di garantire un certo grip.
Ma il lavoro più estenuante si svolgerà nella notte tra venerdì e sabato, quando team e meccanici dovranno svolgere il lavoro che solitamente svolgono in due giorni. Montare i prototipi della MotoGP e apportare i primi lavori di setting richiede diverse ore e i box di alcune squadre sono praticamente vuoti.
E’ il caso del team Mooney VR46 di Valentino Rossi, che si vede costretto ad un week-end senza precedenti. Ma il tasso di preparazione dello staff tecnico e meccanico consentirà di arrivare pronti alla FP1. “Non abbiamo una sola cassa, niente. Questo rende la situazione molto difficile“, ha racconta Luca Marini. “Solitamente i meccanici iniziano a lavorare il martedì, invece stavolta devono fare tutto in poche ore“.
Sarà un sabato a dir poco stressante, per entrare direttamente nella Q2 si punterà solo sulle FP1 e FP2, con il warm up domenicale che sarà esteso a 30 minuti. “Dovremo allestire il nostro box quanto prima, perché a un certo punto dovremo anche andare a letto per riposare“, ha proseguito Luca Marini. “Se i meccanici hanno bisogno di aiuto io e Bezzecchi daremo una mano. Dobbiamo cercare di ottenere il massimo da una situazione che non abbiamo mai vissuto prima“.