Dopo due anni contrassegnati dall’emergenza Covid-19 la vita nel paddock MotoGP non sarà più come prima: una brutta notizia per i fan.
L’ultimo biennio di MotoGP rappresenta uno spartiacque nella vita del paddock. La pandemia di Covid-19 ha costretto Dorna a ridurre il numero di gare nel 2020 e a continuare a seguire severe restrizioni fino al 2021. La cosiddetta ‘bolla sanitaria’, fondamentale per non sospendere il campionato, ha avviato una precisa procedura di ingresso e permanenza nello spazio tra i box.
Tampone obbligatorio prima della partenza, al momento dell’arrivo nell’aeroporto del Paese ospitante, isolamento in albergo fino all’esito del test, controlli a campione durante i week-end di Gran Premio, spostamenti limitati tra albergo e autodromo, uso di mascherine e distanze di sicurezza. GP annullati, doppi turni sullo stesso circuito, spalti molte volte vuoti. Inoltre, numero di ingressi fortemente dimezzato nel paddock, con 3.000 pass riservati ai soli addetti ai lavori e ad un numero ristretto di giornalisti. Basti pensare che fino al 2019 entravano fino a 7.000 persone, oltre la metà come curiosi “amici di amici” che arrivavano ad avere il pass attraverso sponsor e partner. Nel 2021 ammesse 1.500-1.600 persone.
Meno pass per il paddock della MotoGP
Dalla prossima stagione MotoGP, che prenderà il via con il GP del Qatar, il numero di ingressi tra i box e i motorhome sarà ristretto a quota 3.000. Molte restrizioni verranno meno: il calendario 2022 prevede per la prima volta nella storia 21 round e a Losail sarà necessario presentare un tampone negativo 48 ore prima della partenza. In primavera anche l’obbligo della mascherina potrebbe cessare, a seconda delle richieste delle autorità locali.
Dorna ha però precisato che non si ritornerà mai più ai livelli pre-pandemia per quanto riguarda la vita nel paddock. Ad ogni team e sponsor verrà concesso un numero ristretto di pass, così da evitare la folla di curiosi che spesso limitava gli spostamenti dei piloti e dei membri delle squadre. Carmelo Ezpeleta, CEO della Dorna, ha sottolineato come il paddock corrisponda agli spogliatoi del calcio, quindi nessun ritorno al passato.
Accesso più difficile anche per la stampa. Prevista una riduzione dei “Race by Race Media Pass” per il 2022, ovvero un numero inferiore di giornalisti che accedono alle gare singole. “Vogliamo mettere la qualità prima della quantità nei media“, è l’intenzione dell’ufficio comunicazione di Dorna. Per i tifosi diventerà quasi impossibile attendere i propri beniamini all’esterno dei motorhome, la vita del paddock è destinata a cambiare.