Fabio Quartararo ha esordito in MotoGP nel 2019. Da allora è diventato un campione, e non solo per le magie in pista.
Fabio Quartararo può essere battuto? Se considerassimo solamente la moto, la risposta sarebbe nettamente affermativa. Ma conta molto di più il pilota ed il caso Yamaha è eclatante. Con una M1 inferiore, il campione MotoGP in carica riesce a tenere testa ai bolidi Ducati. Anche su circuiti sulla carta difficilissimi per la sua moto, basta guardare come si è messo alle spalle quasi tutte le D16, rischiando di giocare lo scherzetto anche a Bagnaia! L’italiano dovrà inventarsi qualcosa per recuperare, può contare poco sui giochi di squadra. Quartararo ha è il re della costanza, ma soprattutto ha una forza mentale invidiabile, una crescita esponenziale rispetto ad appena due anni fa.
Quartararo e la Yamaha invariata
Un talento che riesce sempre ad andare oltre i limiti del suo mezzo. Fabio Quartararo è un diamante raro, uno di quei piloti capaci di fare meraviglie nonostante una moto inferiore. I risultati di Morbidelli, Dovizioso e Binder ne sono la prova, visto che faticano ad arrivare tra i primi 10. L’ultimo è scusabile essendo un esordiente addirittura dalla Moto3, nessuno si spiega invece le problematiche degli altri due. Soprattutto Morbidelli, compagno di box al comando del leader MotoGP! Ma Fabio Quartararo, il “Marquez della Yamaha“, sta davvero facendo miracoli. “Tutti gli altri costruttori hanno fatto grandissimi progressi, noi siamo sempre gli stessi“ ha sottolineato l’iridato 2021 a motogp.com, ricordando i primi test per il 2022. La situazione s’è complicata in un aspetto in particolare, i sorpassi: “Diventa un incubo, devo rischiare tanto.” Anche se non si direbbe dopo la magia che ha lasciato basito Miller in Austria… Quartararo è diventato davvero quel qualcosa in più di una Yamaha altrimenti già naufragata da tempo. Ad Assen, teatro dell’unico errore stagionale del campione MotoGP, s’è infatti visto il completo disastro.
“E pensare che due anni fa…”
A vederlo in pista sembra un veterano della MotoGP, eppure Fabio Quartararo ha solamente 23 anni. Ma il titolo 2021 è arrivato con un’autorità invidiabile, frutto di un’incredibile forza mentale raggiunta in appena un paio di stagioni in classe regina. Lo ammette lo stesso campione in carica. “Due anni fa avrei urlato nel box, nella mia stanza… Ma questa è una delle cose di cui vado più fiero.” Ovvero lo stop alle lamentele e la massima concentrazione per dare il massimo con il materiale disponibile. Un meccanismo ripetuto dopo il GP di Austin di quest’anno, una mossa rivelatasi determinante vista l’attuale situazione iridata! La M1 inferiore all’armata di Desmosedici a quanto pare ha contribuito a mostrare quel qualcosa in più che sta lanciando Quartararo verso il bis mondiale. E ora chi lo ferma?