Pol Espargarò annuncia la firma di un contratto biennale, ma ancora non svela il nome di KTM Tech3.
I primi colpi di mercato post vacanze iniziano a fare rumore nel paddock: Pol Espargarò correrà le prossime due stagioni con la KTM RC16 del team satellite Tech3 di Hervé Poncharal, al suo posto in Honda dovrebbe arrivare Joan Mir che ancora non ha rilasciato nessuna notizia certa sul suo futuro professionale.
Il minore dei fratelli Espargarò ha voluto tentare la sorte nel 2020, quando ha firmato il biennale con HRC alla vigilia di una stagione contrassegnata dal Covid. Era il modo più veloce per puntare al titolo mondiale, con una Honda RC213V che aveva vinto sei titoli negli ultimi sette anni, ad eccezione della stagione 2015 in cui a trionfare fu la Yamaha di Jorge Lorenzo. Per Pol doveva essere l’occasione della sua carriera, invece si è rivelata una parentesi tutta in salita.
Il ritorno di Pol Espargarò in KTM
Ha raccolto due podi in due stagioni, poi ha dovuto fare i conti con un prototipo incapace di elargire feeling all’avantreno e che ha messo in difficoltà persino Marc Marquez. Dopo il suo arrivo a Silverstone, Pol ha messo in chiaro il suo destino contrattuale ai microfoni di Dazn: “Tutto è chiuso per le prossime due stagioni e questo mi fa stare più tranquillo. Sono sicuro che questo mi farà guidare più serenamente per il resto della stagione“.
Pol Espargarò sta meglio anche fisicamente dopo l’infortunio rimediato al Sachsenring e che lo spinto a dare forfait ad Assen. “Ora sto molto meglio, quasi non fa male. Le costole sono una cosa che richiede tempo per guarire, mi sono già fatto male a Valencia l’anno scorso e ci ho messo molto tempo“. Lo scorso anno a Silverstone ha guadagnato la pole position, il suo primo buon risultato in sella alla Honda, ma replicare l’impresa sarà arduo: “Quest’anno partiamo con una moto completamente diversa, vediamo cosa dobbiamo affrontare“.
I giornalisti chiedono conferma sul passaggio in KTM Tech3 con la moto arancione, ma il pilota catalano preferisce non fare nomi per adesso: “Se indosserò l’arancione? Chissà, forse no“, scherza il pilota della Honda factory. “Sono un pilota Honda e fino alla fine dell’anno devo cercare le prestazioni migliori con questa moto“.