Parte dalla terza casella Pecco Bagnaia: in Thailandia il pilota della Ducati proverà a riavvicinarsi in classifica a Fabio Quartararo.
Pecco Bagnaia scatterà dalla prima fila nel GP di Thailandia, alle sue spalle il leader del Mondiale Fabio Quartaro. Il terzo incomodo Aleix Espargarò non è andato oltre la 13esima piazza in griglia e rischia di vedersi insaccato nel gruppone degli inseguitori. Sarà una partenza a razzo sul circuito del Buriram, ma dove sarà necessario gestire le gomme che verranno messe sotto stress nelle brusche frenate.
E poi c’è l’incognita meteo e sarebbe ridicolo fare previsioni, dopo aver annunciato forti temporali nel weekend di gara e finora non è scesa una goccia di pioggia sul circuito di Chang. Per i pignoli… Per la gara di domani si preannuncia asciutto, con l’instabilità che dovrebbe arrivare in serata, quando tutto sarà finito e le casse quasi ormai completate per essere spedite in Australia, dove si correrà fra due settimane. Pecco Bagnaia non può più fallire dopo l’errore imperdonabile commesso a Motegi, con la caduta all’ultimo giro che lo ha messo in viaggio senza punti in valigia.
Pecco Bagnaia e l’usura delle gomme
Sono ben sette le Ducati nelle prime dieci posizioni, una supremazia che dovrebbe giocare a favore del pilota torinese. Anche se dalla seconda fila ci sarà anche la freccia nell’arco di Enea Bastianini, per nulla intenzionato a fare sconti e nel mirino quel terzo posto in classifica, che significherebbe tanto sia dal punto di vista sportivo che economico. A prendersi la pole è un’altra Ducati, quella di Marco Bezzecchi: “Oggi è stato il migliore, lui e tutta la sua squadra si sono meritati questa pole“.
Da inizio stagione almeno una Desmosedici GP è finita in prima fila dopo le qualifiche, segno evidente che questa moto ha tutto il potenziale per puntare al titolo mondiale. Adesso tocca a Bagnaia metterci del suo e coronare questo sogno che Ducati non accarezza dal 2007. “Tutti i piloti Ducati sono bravi nel time attack. Ovviamente la moto ci aiuta ad essere così competitivi, ma è utile spronarci a vicenda“.
Sia nelle FP2 che nelle FP4 ha trovato delle buone soluzioni in ottica gara e il long run di 26 giri di sabato pomeriggio ha portato a dati interessanti. Potrebbe essere la carta decisiva per il podio. “Il passo nelle FP4 è stato buono, al 26° giro di gomma ero solo due decimi più lento del giro più veloce del mattino con gomma nuova“.